TORVISCOSA - Nuovi documenti dagli archivi americani: è stata trovata infatti la prima bozza del “Poema di Torre Viscosa” che Filippo Tommaso Marinetti, il poeta iniziatore...
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La loro riscoperta dà un ulteriore contributo alla minuziosa attività di ricerca storica che il Comune di Torviscosa (Udine) sta portando avanti nel progetto di valorizzazione del patrimonio storico - documentario della “città fabbrica”.
Il legame tra il poeta futurista e Torviscosa è noto ma non se ne conoscono molti dettagli. La speranza di trovare qualcosa in Italia è esigua: dopo molte e vane ricerche negli archivi ex Snia, arriva la conferma che il fondo personale di Franco Marinotti all’interno dell’archivio Snia è stato mandato al macero nel 1981, complice la difficile fase di riorganizzazione societaria che la Snia stava affrontando in quel momento. Una meticolosa ricerca ha consentito di rintracciare altre lettere che consentono di datare il manoscritto tra il 29 agosto e il 2 settembre 1938 e di conoscere i luoghi visitati da Marinetti a Torre di Zuino - oggi Torviscosa - il 27 agosto. Nell’archivio si trovano pure le bozza di stampa e diversi altri documenti che fanno luce sui rapporti tra Marinotti e il fondatore del futurismo.
Curiosa, dal punto di vista storico e letterario, è la scoperta degli altri possibili titoli che il poeta considera per l’opera. I documenti rivelano infatti che Marinetti lavora su tre possibili soluzioni: “L’aeropoema dei canneti vinti eroici”, “L’aeropoema dei canneti divorati” e “Il poema di Torre Viscosa città cannevora”. È quest’ultima la proposta che poi viene scelta, anche se solo in parte: la “città cannevora” sparisce infatti dal titolo definitivo della prima edizione del poema. Nel 1938, l’opera viene pubblicata come “Il poema di Torre Viscosa”, titolo che deve essere risultato particolarmente gradito a Marinotti, divenendo forse anche un suggerimento per il nome da assegnare alla nuova città, Torviscosa, risultato di un’ellissi che comprende una parte del vecchio toponimo “Torre di Zuino” e la parola “viscosa”, termine che identifica la principale produzione dell’azienda in quegli anni e che la stessa Snia aveva voluto aggiungere al proprio nome nel 1922.
I documenti ritrovati alla Beinecke saranno utilizzati dal Comune di Torviscosa nell’esposizione permanente allestita all’interno del Museo Centro Informazione e Documentazione, dedicato alla storia del paese e dell’impresa industriale da cui ha avuto origine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino