Fusione tra Bcc, «Un'aggregazione per lo sviluppo»

Fusione tra Bcc, «Un'aggregazione per lo sviluppo»
Nessun taglio di dipendenti, salvaguardia delle attuali filiali e servizi più efficaci e tempestivi. Queste le rassicurazioni fornite dai dirigenti della Banca San Biagio...

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Nessun taglio di dipendenti, salvaguardia delle attuali filiali e servizi più efficaci e tempestivi. Queste le rassicurazioni fornite dai dirigenti della Banca San Biagio Veneto orientale agli oltre 250 soci dell'istituto di credito cooperativo che hanno partecipato, ieri al teatro Russolo, all'incontro sull'ipotesi di fusione per incorporazione con la Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi di Tarzo. Sul palco il presidente della banca, Luca De Luca, il direttore Vittorio Canciani Battain, e due soci storici, Dino Pavan e Giovanni Lenarduzzi. A moderare la tavola rotonda, che è servita a fare chiarezza su alcuni nodi cruciali dell'operazione, il caporedattore di Venezia-Mestre del Gazzettino, Tiziano Graziottin.


Tanti i punti toccati durante l'incontro. A cominciare dal futuro del personale (la San Biagio conta 123 dipendenti, la Banca Prealpi 334, ndr) e delle 61 filiali. «Non ci saranno tagli ne di personale ne di sedi - ha rassicurato il direttore Canciani -, anzi, nel Trevigiano si ipotizza la realizzazione tre nuove filiali. Quelle collocate nelle province di Venezia, Pordenone e Udine faranno riferimento a Fossalta di Portogruaro, sede decentrata che potrà gestire servizi per l'intero ambito. Anche sotto l'aspetto del personale, - ha aggiunto - ci potrebbe essere presto un'espansione». Canciani ha spiegato che in questi mesi si è lavorato sull'ipotesi di fusione con la Bcc di Tarzo non solo per la sua solidità economica ma anche per la sua complementarità a livello territoriale. Tra i nodi affrontati anche quello della composizione del Consiglio di amministrazione: alla San Biagio sono stati riservati, in base alle dimensioni dei due istituti, solo 3 posti sui 13 complessivi. Una situazione comunque provvisoria che potrà modificarsi dopo il primo triennio dal rinnovo della cariche, che dovrà rispettare il rapporto di 3 a 10, in programma il prossimo anno. Nel 2023, quindi, non ci sarà più alcun vincolo e i 9754 soci della San Biagio (la Prealpi ne ha 9122, ndr) potranno così incidere sulla composizione del Cda. Confermata anche la volontà di realizzare la nuova sede direzionale lungo la Statale 14, nel vecchio complesso di Mio Dino Arredamenti. La decisione finale sulla fusione per incorporazione nella Banca di credito cooperativo delle Prealpi della Banca San Biagio del Veneto orientale verrà deliberata dall'assemblea dei soci in programma il prossimo sabato 18 maggio, alle 15.30, al padiglione 8 e 9 della Fiera di Pordenone.
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Il Gazzettino