Fusione di Comuni, Alano di Piave e Quero Vas pronti al "matrimonio"

Fusione di Comuni, Alano di Piave e Quero Vas pronti al "matrimonio"
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BASSO FELTRINO - Il clima che si è respirato nel consiglio comunale congiunto tra i comuni di Alano di Piave e Quero Vas di ieri sera è stato di ascolto e di positività da parte di tutti, maggioranze e minoranze. La presentazione dello studio ha infatti offerto un’accurata analisi della situazione di partenza e di arrivo. Ora bisognerà approfondire i vari temi e poi discuterne con i cittadini. Certo è che questo percorso sembra essere stato accolto in modo positivo dal consiglio comunale; non si è infatti respirata aria di contrarietà da parte di nessuno.


QUI QUERO
«Quello che abbiamo voluto fare con questo studio – spiega il sindaco di Quero Vas Bruno Zanolla -, non è dare un giudizio sull’operato di una o dell’altra amministrazione in quanto i numeri di QueroVas derivano dalle scelte che abbiamo fatto dieci anni fa, quando abbiamo intrapreso, con le minoranze di allora, un processo di fusione tra Quero e Vas e i cui risultati li vediamo oggiZ». Secondo Zanolla, la scelta fatta allora fu determinante nello sviluppo del territorio. «Se non avessimo fatto la fusione, oggi avremo gli stessi numeri di Alano, se non peggio – afferma con decisione Zanolla -. Ritengo quindi che sia stata una scelta lungimirante quella che abbiamo fatto tutti insieme e che ha portato a risultati importanti, sia in termini numerici ma soprattutto di ricadute sul territorio. Parliamo di maggiori servizi per i cittadini, ma anche di attenzione al territorio, di investimenti nelle frazioni, di agevolazioni e molto altro. A favore di cittadini e imprese». A fronte di questa situazione, secondo il primo cittadino di Quero Vas un nuovo processo di fusione permetterebbe di migliorare ulteriormente la prospettiva per il futuro. “Questa nuova proposta di fusione è un ulteriore passaggio – prosegue Zanolla – che ci permetterà di guardare al futuro con positività. Se non dovessimo intraprendere questo percorso infatti, anche Quero Vas ne risentirà. Non avendo più a disposizione quelle risorse straordinarie infatti saremmo costretti a rivedere l’impianto attuale, con una diminuzione dei servizi attualmente offerti ed un’inevitabile aumento delle tasse».

QUI ALANO
La fusione permetterebbe ad Alano di Piave di fare un passo in avanti importante rispetto alla situazione attuale. Ne è fermamente convinta la maggioranza. Come spiega il consigliere comunale Alex Gallina, «Come amministrazione siamo favorevoli a portare avanti questo processo. I dati che emergono dallo studio sono chiari: attualmente non abbiamo quasi nessuna entrata se non qualche finanziamento che siamo riusciti ad intercettare. Con la fusione avremmo la possibilità di avere risorse straordinarie che ci permetteranno di aumentare i servizi ai cittadini e di fare investimenti nel territorio. Un comune unico, più grande, che ha un peso più importante nei tavoli decisionali e che fa fronte comune per affrontare le difficoltà che sempre di più gli Enti locali si trovano a dover fronteggiare. Tra queste quella della mancanza di personale». Insomma, secondo Gallina la fusione è un’opportunità, oltre ad una necessità. È normale – conclude Gallina - che vi sia titubanza tra qualche cittadino dei due comuni. Ma noi cercheremo di far capire l’importanza di arrivare alla fusione. Anche per garantire il futuro dei nostri territori».
 

I PROSSIMI PASSAGGI


Lo studio è stato fornito a tutti i consiglieri comunali. Nelle prossime settimane sarà poi costituita una commissione operativa comunale, per approfondire lo studio e migliorarlo. Tra la fine di gennaio e il mese di febbraio ci saranno gli incontri con i cittadini e con le associazioni di categoria per capire se vi siano le condizioni per avviare questo processo. Se si deciderà di andare avanti, entro il mese di aprile si provvederà all’approvazione delle delibere e degli atti burocratici per arrivare ad ottobre con l’indizione, da parte della regione Veneto, del referendum.
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Il Gazzettino