Era arrivato in provincia, con il suo camion, per lavoro e ha pensato bene di arrotondare. È per questo che il 50enne di Cosenza, F.D., è finito in manette. Una...
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«Anche se fosse riuscito nell’intento di aprire la seconda porta - spiega Fabio Schenal - sarebbe comunque scattato l’allarme e si sarebbe dovuto fermare». «L’ho visto in caserma - prosegue Schenal - non mi ha chiesto scusa, e non ha risarcito i danni. Parliamo di 300-400 euro che dovremo spendere per sistemare la porta. Invece, sembrava che per lui fosse routine, insomma si comportava come se nulla fosse». D’altronde, l’esperienza ce l’aveva, visti i numerosi precedenti.
IL PROCESSO
Il ladro è stato processato per direttissima ieri in tarda mattinata, nel Tribunale di Belluno. Non è stato necessario sentire testimoni, visto che il difensore, l’avvocato Gianluca Nicolai, che sostituiva il collega Alberto Fascina, ha ottenuto il patteggiamento per il suo assistito. 17 mesi di reclusione, oltre alla multa di 200 euro e il divieto di dimora in provincia. Se tornerà sarà arrestato. «A quello precedente gli avevano dato 3 anni e mezzo», ricorda Schenal. Era il 2008 e in quel caso il ladro, Massimo Castelli, aveva fatto un vero e proprio raid anche in altri uffici. Resta da capire cosa cerchino i malviventi nella sede Aci. «Non c’è nulla da rubare - dice Schenal - ormai passa pochissimo contante per i bolli e quel poco che c’è viene versato subito in banca». «In ogni caso - conclude - ora rafforzeremo anche la porta delle assicurazioni. In entrambi i locali abbiamo l’allarme direttamente collegato con i carabinieri». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino