Bici rubata al disoccupato in servizio in Tribunale: anonimo benefattore gliela ricompra

Ignoto benefattore ricompra la bici al disoccupato
BELLUNO - Si conclude con un lieto fine la sconsolante vicenda della bicicletta rubata davanti al Palazzo di giustizia nei giorni scorsi ai danni di un dipendente, che è...

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BELLUNO - Si conclude con un lieto fine la sconsolante vicenda della bicicletta rubata davanti al Palazzo di giustizia nei giorni scorsi ai danni di un dipendente, che è lì impiegato grazie ad un progetto regionale per persone con difficoltà nel trovare lavoro. La presidente del Tribunale, Antonella Coniglio, che in prima persona ha dato il suo contributo per far conoscere meglio le pieghe della vicenda personale di questo dipendente, ieri ha fatto sapere: «L’articolo di oggi ha sortito un gran bel effetto. Si è presentato in Tribunale un signore che vuole mantenere l’anonimato e ha regalato una bicicletta alla vittima del furto. Intendo ringraziare pubblicamente questo signore gentile e sensibile e Il Gazzettino per aver pubblicato l’articolo – riporta la dottoressa Coniglio - . Questi gesti ci riconciliano dalla amarezza di quello precedente e del menefreghismo verso il prossimo che viviamo particolarmente in questo periodo di pandemia. Ringrazio ancora questo signore che è una persona speciale». 



LA VICENDA 
Nei giorni scorsi, davanti al Palazzo di Giustizia di Belluno, in via Volontari della Libertà, accanto all’ingresso della Procura, è sparita una bicicletta. La notizia del furto aggravato (tra l’altro in un luogo dove probabilmente la videosorveglianza della Questura aiuterà a capirne l’autore) è subito circolata sia in Procura che in Tribunale perché la bravata è stata fatta a danno di un dipendente del Palazzo. Ma non un dipendente qualsiasi. Sul suo conto, infatti, i colleghi, i dipendenti, e i magistrati spendono solo considerazioni di stima per l’impegno profuso. 

LE REAZIONI 

Tra le molte voci che si sono susseguite a descrivere la rara persona che è la vittima, ci sono quelle del procuratore Paolo Luca, che nei giorni scorsi aveva dato la notizia del furto, e anche quelle, diremmo sentite e accorate, della presidente del Tribunale, Antonella Coniglio. «Questa persona - spiegava la presidente Coniglio - ha un contratto per un anno a 20 ore settimanali e percepisce qualche centinaio di euro credo 400 non certo un grosso stipendio. È peraltro efficiente educata e di modi gentili che con entusiasmo si era fatta prestare la bicicletta per meglio svolgere più velocemente il suo lavoro che prevede anche di andare in uffici esterni». «Ha conservato il sorriso e la gentilezza – sottolineava anche la presidente del Tribunale -. Forse il furto è una bravata fatta davanti al tribunale e ciò aggiunge la connotazione della vigliaccheria al gesto già illecito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino