Rubano i segnali stradali, il Comune li rimette ma aggiunge fototrappole per scovare i ladri

La strada in campagna, dedicata a pedoni e ciclisti, è diventata un caso. C'è chi, arrabbiato per il limiti posti al transito, si è appropriato della segnaletica. Il sindaco: «Scontentato qualcuno, ma tuteliamo utenza debole»

I segnali stradali rubati e riposizionati
SAN QUIRINO - Fototrappole, simili a quelle usate per immortalare gli animali selvatici, magari di notte, senza che loro nemmeno se ne accorgano, saranno posizionate a San...

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SAN QUIRINO - Fototrappole, simili a quelle usate per immortalare gli animali selvatici, magari di notte, senza che loro nemmeno se ne accorgano, saranno posizionate a San Quirino per tutelare una particolare e tribolata strada del paese.

LA STRADA
È una via non molto frequentata, anzi, a dirla tutta non è nemmeno asfaltata, ma a San Quirino è diventata un caso comunale. Si tratta della sterrata via Vecchia di San Quirino - San Foca, extra comunale che corre parallela a via San Quirino, attraversando bucolicamente la campagna e probabilmente proprio per questo ben frequentata da camminatori e ciclisti amanti del verde e dell'aria aperta.

IL DIVIETO
A giugno dell'anno scorso, prima dell'elezione dell'attuale sindaco Guido Scapolan, il commissario straordinario che reggeva il Comune in attesa delle elezioni aveva emanato un'ordinanza che istituiva su quel percorso il limite di velocità di 30 chilometri orari, nel tratto compreso tra la strada vicinale Pra di Pol e la stessa via San Quirino, praticamente tra la fine del centro abitato della piccola San Foca e il confine del Comune retto dal sindaco Scapolan. Quell'ordinanza mirava a tutelare pedoni e ciclisti che frequentano la strada, lasciandola aperta ai soli veicoli al servizio di persone invalide, i mezzi di emergenza e di polizia, i frontisti e gli autorizzati per motivi specifici. Per tutti gli altri la stradina di campagna diventava off limits. Compresi automobilisti e centauri con la pessima abitudine di impegnare quella via ad alta velocità, mettendo in pericolo chi la percorre a piedi o in bicicletta. La necessaria segnaletica stradale era dunque stata ordinata dal commissario e poi posizionata pochi giorni dopo l'insediamento dell'attuale Giunta Scapolan.

IL FURTO
E qui la sorpresa: a qualcuno, evidentemente un abituale utilizzatore della strada, quel divieto ha dato molto fastidio, al punto che i segnali stradali sono durati poco: spariti, ovvero rubati. Sottolinea Scapolan: «A quel punto la Giunta aveva preso tempo per capire se c'erano soluzioni alternative al divieto di transito. Sappiamo che quella chiusura ha creato scontento in più di qualche automobilista locale, ma siamo arrivati alla conclusione che non c'è altra soluzione praticabile, se l'obiettivo è quello dell'ordinanza, ossia tutelare l'utenza debole».


A conti fatti, per continuare a consentire il transito dei veicoli bisognerebbe mettere in sicurezza la strada con una spesa che sfiorerebbe i diecimila euro: «Denaro che, in tempi come questi, non riteniamo opportuno investire su una via secondaria e poco praticata». Considerato che la decisione del commissario è tuttora in vigore, però, qualcosa s'avea da fare. Dunque è stata riordinata la segnaletica stradale ma, siccome chi si fa derubare una volta è sfortunato ma chi due e allo stesso modo vuol dire che non ha imparato la lezione, ecco che la Giunta ha deciso che saranno posizionate in zona delle fototrappole che avranno il compito di proteggere la segnaletica da eventuali altri malintenzionati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino