Furto a scuola, l'insegnante perquisisce un alunno: indagata

Furto a scuola, l'insegnante perquisisce un alunno: indagata
ALTA PADOVANA - Una maestra di una scuola elementare dell’Alta padovana è finita iscritta nel registro degli indagati per il reato di perquisizione arbitraria....

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ALTA PADOVANA - Una maestra di una scuola elementare dell’Alta padovana è finita iscritta nel registro degli indagati per il reato di perquisizione arbitraria. L’insegnante, sul corridoio dell’istituto durante l’orario delle lezioni, avrebbe frugato nelle tasche del grembiule e nello zaino di un suo alunno straniero di 10 anni perchè colpevole, secondo lei, di avere rubato alcuni oggetti di proprietà della scuola tra cui una fustellatrice. Ma la refurtiva non è saltata fuori, il bambino è rientrato a casa sotto choc e la docente ora si trova nei guai. A metà gennaio in una classe quinta elementare di un complesso scolastico dell’Alta padovana, una insegnante di 40 anni ha notato la mancanza di una fustellatrice, usata dagli alunni per tagliare la carta e il cartone, di proprietà dell’istituto. Senza  indugiare un attimo, la maestra avrebbe indicato il colpevole in uno studente di 10 anni straniero. Con tono perentorio e fissandolo negli occhi avrebbe invitato il bambino a lasciare la classe e a seguirla sul corridoio. «Adesso la tiri fuori» gli avrebbe urlato la professoressa, ma al rifiuto dell’alunno la maestra avrebbe optato per procedere a una perquisizione. Detto fatto, l’insegnante avrebbe prima frugato nelle tasche del grembiule del piccolo studente e poi avrebbe svuotato il suo zaino, senza però trovare traccia della presunta refurtiva.

LE INDAGINI

Il bambino, finita la scuola, è rientrato a casa sotto choc. Mamma e papà hanno notato il suo comportamento strano, diverso dal solito. Lo hanno visto silenzioso e preoccupato, quando nel quotidiano è vivace e solare. Gli hanno chiesto cosa era successo e lui ha raccontato di essere stato accusato dalla sua maestra di essere un ladro. Ma non solo, anche di avere subito una perquisizione sul corridoio della scuola. I genitori angosciati hanno deciso di segnalare all’istituto l’episodio e sua volta la scuola, una volta parlato con la mamma e il papà del piccolo studente, ha presentato un esposto in Procura con l’obiettivo di tutelare tutte le parti in causa compreso il complesso scolastico. L’incartamento è finito sul tavolo del sostituto procuratore Sergio Dini e sono state avviate le indagini seguite dai carabinieri della stazione di Camposampiero. I militari nei giorni scorsi, affiancati da una psicologa infantile, hanno ascoltato tutti i compagni di classe del bambino presunto perquisito dalla maestra. I loro colloqui sono stati anche videoregistrati. La docente intanto è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di perquisizione arbitraria. Ma le indagini sono solo all’inizio. Gli inquirenti vogliono capire se nella scuola elementare si sono verificati casi analoghi. 
Marco Aldighieri Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino