Gesù bambino rubato dal presepe: brutta sorpresa a San Odorico di Sacile, «l'autore si penta e lo restituisca»

Gesù bambino rubato dal presepe: brutta sorpresa a San Odorico di Sacile, «l'autore si penta e lo restituisca»
SACILE - Vedere la mangiatoia vuota è stato uno choc. La comunità di San Odorico, a Sacile, quasi non voleva crederci. E invece era successo davvero. Qualcuno ha...

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SACILE - Vedere la mangiatoia vuota è stato uno choc. La comunità di San Odorico, a Sacile, quasi non voleva crederci. E invece era successo davvero. Qualcuno ha effettivamente sottratto dal presepe la figura di Gesù bambino. E proprio a San Odorico terminava la tradizionale passeggiata partita dal Duomo della città sul Livenza. All'arrivo, la brutta sorpresa.


LO SDEGNO
Quella che doveva essere una salutare e tradizionale passeggiata fino a San Odorico, si è trasformata in una scoperta ben poco piacevole: la comunità è stata turbata dalla sparizione del Gesù bambino dalla capanna del presepe allestito nel piazzale della chiesa. Alcuni anni fa il lavoro fu addirittura fatto a pezzi. La gente in ogni caso ha accolto i filarmonici, che si sono esibiti in marce, brani operistici e musiche del Natale e che «hanno contribuito a stemperare il clima di amarezza e dolore - sottolinea Lucio Ceolin - con la speranza che gli autori del brutto gesto si pentano e restituiscano il Gesù bambino del presepe».


L'EVENTO


Sono stati i giovani a caratterizzare il 73. appuntamento con cui l'Istituto filarmonico Città di Sacile ha augurato alla comunità sacilese un felice anno nuovo. Lo ha sottolineato con soddisfazione il presidente Luigi Gasparotto, arrivando in piazza Duomo assieme ai filarmonici: «Quest'anno abbiamo con noi due nuovi trombettisti - ha spiegato -: Mattia Corradini, 14 anni e Giulia Mila, 15 anni. Sono allievi del maestro Alberto Fingolo, a dimostrazione di un risveglio di interesse verso il nostro sodalizio. Assieme a loro anche Federica Favot che ha da poco superato gli esami per l'ammissione a far parte dell'orchestra dell'Università di Udine e anche il più anziano, Faustino Buttazzi, flicorno, che rappresenta la continuità della Filarmonica nel proseguire a tenere vive le tradizioni musicali sacilesi». Una tradizione che nemmeno la pioggerellina ha fermato. La marcia è iniziata alle 9.15 sul sagrato del Duomo con l'incontro con i fedeli, che uscendo dalla prima messa domenicale sono stati accolti dai brani natalizi eseguiti dal complesso diretto dal maestro Jean Pierre Zanette. Un augurio che hanno ricambiato, assieme al parroco don Gianluigi Papa, il collaboratore parrocchiale don Andrea Sartorio, il diacono, i volontari parrocchiali e i componenti del coro e. Quindi l'incontro, alle 11 in piazza del Popolo, dove i filarmonici sono stati accolti dal sindaco Carlo Spagnol che dopo averli ringraziati ha ricordato come ogni nuovo anno porti con sè aspettative e nuove energie. Per quanto riguarda in particolare il 2023, ha formulato alla intera comunità l'augurio che «si possano affrontare le complessità che la vita di tutti i giorni ci pone davanti con lo spirito giusto e che i progetti e le aspettative possano trovare realizzazione nell'interesse generale». Purtroppo l'indisposizione dei titolari del pubblico esercizio di via Garibaldi non ha consentito quella da 73 anni era una tradizione: la bicchierata finale per dire grazie ai filarmonici.
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Il Gazzettino