VITTORIO VENETO - L'odore dei manicaretti lo ha guidato fin dentro al ristorante Il Sole di Vittorio Veneto. Poi non resistito ai morsi della fame, ha afferrato del pesce...
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Poco dopo, allertati da un collaboratore del ristoratore, sono arrivati i carabinieri che hanno preso in consegna il ladruncolo al quale è stata contestata l'accusa di tentata rapina. Era la tarda primavera del 2015 quando il pm Gabriella Cama, esaminate le prove prodotte dai carabinieri, fece scattare l'azione penale nei confronti del quasi 30enne Ihor Kosty, albanese all'epoca dei fatti domiciliato a Vittorio Veneto. A distanza di quasi 2 anni dai fatti l'albanese, assistito dall'avvocato Annalisa Zanin, è sfilato davanti ai giudici del Tribunale. Esaminate le prime prove e ascoltati i primi testimoni, i guidice hanno aggiornato ilo procedimento al prossimo autunno quando, con tutta probabilità, sarà pronunciata la sentenza.
L'avvocato Zanin, pur evidenziando il comportamento scorretto del proprio cliente, ritiene che la contestazione di rapina sia frutto di un malinteso. «Resto fiduciosa - ha puntualizzato il legale - sull'esito del processo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino