Furto di mountain bike per 60mila euro: «Da poco avevamo pubblicizzato le costose bici sui social»

Il negozio sventrato
CITTADELLA - Con un'auto rubata hanno sfondato l'ingresso del negozio Brain Cycles, rubando otto mountain bike di alta gamma, caricandole su un furgone anch'esso...

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CITTADELLA - Con un'auto rubata hanno sfondato l'ingresso del negozio Brain Cycles, rubando otto mountain bike di alta gamma, caricandole su un furgone anch'esso rubato e dandosi poi alla fuga. Un danno complessivo di almeno 60mila euro. È accaduto pochi minuti prima delle 4 di ieri nell'attività al civico 13 di via Galilei a Cittadella, lungo la Provinciale 47 Valsugana e sono ora in corso le indagini per rintracciare i responsabili.

IL BILANCIO

L'attività è stata fondata quattro anni fa da due trentottenni appassionati di ciclismo. Alessandro Cabrele di Pieve di Curtarolo e Paolo Tonelotto di Piazzola sul Brenta. Con loro c'è anche un apprendista. Prodotti particolari, di vari marchi ed elevata tecnologia, oltre all'assistenza specifica. I titolari offrono il meglio. Ed è proprio questo ne sono convinti ad aver attirato l'attenzione dei malviventi. «Da poco avevamo pubblicizzato sui social l'arrivo di tre biciclette di ultima generazione, del valore commerciale di 10mila euro l'una spiega Alessandro Proprio queste sono state rubate, assieme a un'altra nuova. Le altre quattro erano in manutenzione e hanno preso anche un paio di freni a disco. Siamo arrivati al negozio avvisati dalla vigilanza poco dopo le 4. Abbiamo trovato un disastro, c'erano già i carabinieri. Tantissimi anche i danni che richiederanno almeno due giorni di chiusura dell'attività. Temevamo dei furti, abbiamo adottato varie misure, mai avremmo pensato a un'azione del genere».

IL COLPO

L'azione, anche se non c'è videosorveglianza, è quella di un'Alfa Romeo Giulietta rubata mercoledì a Teolo Treponti, lanciata contro la saracinesca del negozio. Divelta, i ladri hanno caricato le bici su un furgone Fiat Ducato rubato poche ore prima a Cittadella e trovato venerdì mattina sempre a Treponti.


«Non abbiamo la certezza continua Cabrele ma sa tanto di furto su commissione, almeno per i tre pezzi nuovi. I numeri di matricola delle bici sono inseriti nella denuncia, ma chi va a leggerli se non c'è un preciso motivo? Possono avere mercato, ancora di più fuori dall'Italia». C'è copertura assicurativa, anche se il ristoro non è mai completo. «Continueremo ovviamente a lavorare, rafforzeremo la sicurezza con paracarri, impianto per il fumo ed altri elementi, non ci rimane altro da fare» chiude il titolare.
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Il Gazzettino