MARCON (VENEZIA) - All’alba di domenica, i militari della Stazione di Marcon, impegnati in uno dei tanti servizi di pattugliamento con particolare riguardo al...
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I Carabinieri in particolare, alle 3 di notte, avevano notato una autovettura aggirarsi nella zona e, insospettitisi, hanno deciso di procedere al controllo del veicolo. Hanno così potuto verificare che a bordo vi erano i tre giovani stranieri, residenti in altri Comuni limitrofi che, a richiesta, non hanno saputo fornire però una valida giustificazione della loro presenza a Marcon, in quella zona e soprattutto a quell’ora di notte. Ne è conseguito quindi un controllo più approfondito, nel corso del quale, sono “saltati fuori” dal portabagagli ben tre motori marini da imbarcazione e, da sotto i sedili posteriori, una varietà di arnesi da scasso (pinze, cacciaviti, tenaglie, chiavi inglesi, torce, walkie talkie, carrelli, ecc..) oltre a berretti in lana utilizzati evidentemente per il travisamento.
Gli immediati successivi accertamenti effettuati, hanno poi consentito di verificare che i motori rinvenuti nella loro disponibilità erano stati già oggetto di sequestro e successiva confisca con affidamento in custodia alla Polizia Provinciale di Venezia e tenuti all’interno del deposito della Città Metropolitana di Venezia situato nel Comune di Marcon.
Nonostante le prime resistenze, resisi conto dell’impossibilità ormai di negare dinanzi all’evidenza ai Carabinieri quanto avvenuto, gli stessi ammettevano di essere gli autori del furto avvenuto immediatamente prima presso il deposito citato, a cui avevano avuto accesso tranciando con la tenaglia la recinzione e da cui avevano asportato i motori trasportandoli su dei carrelli che avevano a seguito sul veicolo. Condotti in caserma per gli accertamenti del caso, al termine delle operazioni, i tre sono quindi stati dichiarati in stato di arresto per concorso in furto aggravato mentre quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino