Ladri a Treviso. Casa svaligiata in pieno centro, l'appartamento a soqquadro scoperto dalla figlia 12enne dei proprietari

Ladri a Treviso. Casa svaligiata in pieno centro, l'appartamento a soqquadro scoperto dalla figlia 12enne dei proprietari
TREVISO - A scoprire l’appartamento messo sottosopra è stata la figlia, di 12 anni. E’ stata lei ad aprire la porta per prima nell’appartamento di via...

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TREVISO - A scoprire l’appartamento messo sottosopra è stata la figlia, di 12 anni. E’ stata lei ad aprire la porta per prima nell’appartamento di via Canova e a lanciare l’allarme chiamando subito la madre. Uno choc per la ragazzina rincasata poco dopo le 16. In pochi minuti nella centralissima palazzina sono accorse le volanti della polizia per raccogliere la denuncia di furto. L’ennesima in città negli ultimi giorni. «Ci hanno portato via oro e gioielli - racconta la proprietaria - ricordi di famiglia e regali a cui eravamo legate da un grande valore affettivo». Ieri sera intanto da Roma è arrivata la notizia dell’arrivo a Treviso, dal 20 novembre, di 15 militari dell’esercito per il pattugliamento delle strade. «È un’ottima notizia per la nostra provincia - hanno commentato i deputati leghisti Gianangelo Bof, Ingrid Bisa e Dimitri Coin -. L’intervento, all’interno del progetto ‘Strade Sicure’, è un ulteriore supporto per il controllo e la sicurezza del territorio trevigiano, da sempre priorità della Lega». 

Operazione Strade Sicure, in arrivo 15 militari a Treviso


LA RICOSTRUZIONE 
Tornando a via Canova, secondo la prima ricostruzione effettuata dagli investigatori i ladri sono entrati nell’appartamento tra la tarda mattinata e le 16. Hanno agito velocemente e a colpo sicuro portando via i monili di valore e lasciando a terra argenterie e congegni elettronici, dai telefoni ai pc. Materiale facilmente rivendibile insomma. Nessun sospetto da parte dei vicini, nessun rumore che facesse pensare a qualcosa di anomalo. C’è chi ha riferito di aver sentito parlare a voce alta lungo le scale, non certo caratteristica attribuibile a chi sta agendo senza voler farsi scoprire. Chi è entrato nell’abitazione di via Canova aveva probabilmente studiato le mosse dei proprietari colpendo in un orario in cui sapeva di poter agire indisturbato. Resta la grande amarezza per il bottino. «Non solo per il valore economico, ma soprattutto per quello affettivo». Le indagini della polizia sono a tutto campo e cercano eventuali analogie con i colpi più recenti avvenuti in città. 


I PRECEDENTI 


Domenica 31 ottobre era toccato al quartiere di Santa Maria del Rovere. I ladri sono entrati in azione nel tardo pomeriggio colpendo in viale Brigata Marche, nella laterale via Radaelli e in via 55° Reggimento fanteria. Poco prima delle 21 i lampeggianti della polizia rischiaravano il piazzale della chiesa di Sant’Anna. Gli agenti erano impegnati nel sopralluogo di un furto avvenuto poco prima in una delle case accanto al bar “Romeo e la panna”. Le richieste al 113 hanno continuato ad arrivare fino a tarda sera, man mano che le vittime rientravano a casa. Ad attenderle c’era la stessa amara sorpresa: porte e finestre forzate, stanze rovistate da cima a fondo. Nei giorni precedenti furti e tentati furti erano stati segnalati in via Ghirada, nel quartiere di San Zeno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino