Ladri con la mazza in due case: serata di terrore, ma senza bottino

Ladri con la mazza in due case: serata di terrore, ma senza bottino
ABANO TERME - Si introducono in due abitazioni ma scappano prima di riuscire a fare il colpo. Razzìe fallite nel giro di appena mezz’ora da parte di un paio di...

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ABANO TERME - Si introducono in due abitazioni ma scappano prima di riuscire a fare il colpo. Razzìe fallite nel giro di appena mezz’ora da parte di un paio di malviventi di giovane età di cui uno armato di una pesante mazza. Serata di paura e ansia quella di mercoledì a causa di una vera e propria scorribanda in quartieri del centro. I malviventi si sono introdotti in un’abitazione nel comprensorio San Lorenzo e in un appartamento di un condominio situato in una laterale di via Monteortone. In entrambi i casi, sono rimasti però a bocca asciutta. 


 

LE TESTIMONIANZE
Il primo colpo, attorno alle 20, è stato tentato in un’abitazione di via Carabinieri, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal Duomo di Abano. «Eravamo in casa e stavamo cenando – racconta M.L. ancora sconvolta per quanto accaduto -. Avevamo lasciato una finestra del bagno un po’ accostata quando abbiamo cominciato a sentire un vero e proprio trambusto. Siamo saliti e abbiamo visto sul pavimento, ben chiare, delle impronte di scarpe. Ma in ladri erano già scappati. Evidentemente quando si sono accorti che c’erano delle persone in casa hanno deciso di darsela a gambe. Abbiamo una bimba di 21 mesi che per fortuna non si è accorta di nulla. I carabinieri sono stati subito avvertiti – prosegue la donna – e hanno cominciato a setacciare l’intero quartiere». 
Dopo circa mezz’ora una seconda effrazione ha avuto luogo in un appartamento di un condominio situato in una laterale di via Monteortone, direttrice viaria che collega il centro della città termale con la tangenziale dei Colli Euganei. 
«Si tratta dell’abitazione di mio nonno – dichiara P.L.E. -. Noi abitiamo in uno stabile nella stessa via, a poca distanza. A un certo punto, abbiamo sentito una serie di colpi fortissimi. Siamo scesi al piano inferiore, assieme ad altri inquilini che erano allarmati come noi da quel frastuono. Poi abbiamo capito che il fracasso arrivava dal condominio confinante, dove appunto risiede mio nonno che in quel momento era assente. Abbiamo iniziato a suonare il campanello – continua la donna – fino a quando uno dei nostri vicini non si è diretto in giardino dove si è visto passare davanti due ragazzi. Uno teneva in mano una mazza con il manico rosso. Hanno scavalcato la recinzione e sono scappati. Si sono introdotti in casa di mio nonno da una finestra, ma solo facendo leva, senza romperla. Sono entrati in una stanza dove c’è una cassaforte e hanno tentato di forzarla ma non ci sono riusciti».
 

LE SEGNALAZIONI
Sempre nel quartiere San Lorenzo, all’incrocio fra via Carabinieri teatro della prima incursione e via Monteverdi, una terza residente aveva visto poco prima un individuo sospetto correre di gran carriera e far perdere le sue tracce in un campo. Dopo circa un’ora, altri individui sospetti sono stati visti nel quartiere Pescarini. Le segnalazioni hanno cominciato a circolare sui social locali, destando una viva preoccupazione e suscitando commenti allarmati. Perché se si è trattato delle stesse persone, in un tempo molto breve si sono spostate in due quartieri cittadini molto distanti uno dall’altro.


Da tempo i professionisti dello scasso sono tornati alla carica nella zona termale. L’ultimo furto risale al pomeriggio del 9 novembre, in via Tito Livio a due passi dal cimitero. La padrona di casa, rientrata con i due nipotini, aveva trovato le stanze a soqquadro. I ladri si erano impadroniti di una piccola somma e di alcuni monili in oro. Due giorni prima, ancora un colpo nel quartiere San Lorenzo, in via Verdi. Tre individui a volto coperto erano stati colti in flagrante dai proprietari e si erano dati alla fuga. In quel caso, magro il bottino: solo quattro bottiglie di vino.
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Il Gazzettino