Ladri in casa dell'attore veneziano Alessandro Bressanello, ripresi dalle telecamere per controllare i gatti

VENEZIA -  Anche l’attore veneziano Alessandro Bressanello nel mirino dei ladri. Un furto “vip” senza gran bottino per i malviventi, che si sono dovuti...

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VENEZIA -  Anche l’attore veneziano Alessandro Bressanello nel mirino dei ladri. Un furto “vip” senza gran bottino per i malviventi, che si sono dovuti accontentare di qualche banconota e, forse, un anello che il popolare attore non trova più. Anche se ammette: «Potrei averlo nascosto da qualche parte e non mi ricordo dove sia». L’episodio è accaduto una decina di giorni fa, denunciato ai carabinieri, ma ricalca gli episodi raccontati a Dorsoduro. Con la differenza che Bressanello ha una telecamera interna per controllare i suoi mici, con cui è riuscito a inquadrare il ladro e portare il video ai carabinieri. Per poco non vi è stato il faccia a faccia: «La camera lo riprende a partire dalle 4.50, io sono tornato a casa alle 5.15. O c’era qualcuno appostato, cosa che ho il sentore possa esser accaduto, visto che in sotoportego del Milion, vicino a dove vivo, stazionava un giovane, oppure si è trattato di una casualità».

Il poliedrico artista, capace di prender parte a capolavori internazionali come Casanova di Lasse Hallstrom, piuttosto che La masseria delle allodole dei fratelli Taviani, ma anche collaborare con i fratelli Vanzina e Checco Zalone, ha continuato: «Il ladro è entrato dalla finestra vicino al Malibran, è salito probabilmente con l’aiuto di qualcuno, ha forzato la finestra anti-sfondamento (in teoria) con un ferro e mi ha chiuso fuori blindandosi dentro. Infatti ho avuto più di qualche problemino per entrare. Ho letto sui social che poco distante hanno subito un tentativo di furto con un arnese di ferro abbandonato sul davanzale». Bressanello ricostruisce quanto accaduto, a partire dal bottino: «Ha portato via alcune banconote che avevo lasciato in vista, poi mi hanno “rebaltà” la camera, portando via qualche banconota straniera, frutto di qualche viaggio». Difficile, per l’attore, ipotizzare che il ladro fosse uno solo: «È entrato ed è scappato al primo piano, per forza devono esser almeno due». La conta dei danni è appena cominciata: «Sono limitati alla finestra, sbeccata, e poi c’è il fastidio che siano entrati a metter mano nell’appartamento. So che in questo periodo ce ne sono tanti, sono sfacciati». Bressanello, che ha appena finito di essere il marito della Callas in un film a lei dedicato, analizza anche il contesto storico: «La situazione è disastrosa. Non si vede un vigile a pagarlo oro, se si chiamano le forze dell’ordine, queste rispondono che non riescono a passare tempestivamente. Si sa, la situazione di questa città è difficile da controllare. Dieci anni fa c’erano i furti, ma da Kociss in poi non ho ricordi di situazioni così esasperate». E la recrudescenza: «Sento di aggressioni, di gente che picchia, c’è una mancanza di pattuglie per strada che disincentivino questi episodi. Tutti dietro alla smart control room, ma poi in campo non si vede nessuno. Manca l’idea di sicurezza, una volta le ragazze andavano a casa sole e oggi, con tutto quello che si sente in giro, le cose sembrano molto diverse». 
 

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Il Gazzettino