Nuova frontiera del furto: nel cuore della notte rubano grondaie in rame da una casa

Grondaie in rame
CHIOGGIA - Li hanno arrestati mentre stavano smontando le grondaie in rame di un edificio, a Isola Verde. Due quarantacinquenni di Chioggia sono comparsi, ieri mattina, al Palazzo...

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CHIOGGIA - Li hanno arrestati mentre stavano smontando le grondaie in rame di un edificio, a Isola Verde. Due quarantacinquenni di Chioggia sono comparsi, ieri mattina, al Palazzo di giustizia di Venezia di fronte alla giudice penale di Venezia, Sonia Bello, per l'udienza di convalida e il processo per direttissima.


L'episodio è avvenuto la scorsa notte in una palazzina utilizzata per affitti turistici durante la stagione estiva, e ora senza alcun ospite. Una parte dell'edificio è sotto sequestro nell'ambito di una procedura di fallimento, è stato spiegato di fronte al giudice.
Ad accorgersi che stava accadendo qualcosa di strano sono stati alcuni residenti della zona, la cui attenzione è stata richiamata dall'insolito rumore notturno, motivo per il quale è stata subito chiamata la polizia. Al loro arrivo gli agenti hanno sorpreso la coppia di chioggiotti intenta nelle operazioni di smontaggio delle grondaie in rame: erano già riusciti ad appropriarsi di circa 60 metri lineari, che avevano accatastato a pezzi di circa un metro ciascuno, pronti ad essere caricati in una vettura parcheggiata di fronte all'edificio.

IL PROCESSO
Ieri mattina, assistiti dall'avvocata Erica Cividino, i due imputati hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. La giudice ha convalida l'arresto e li ha rimessi in libertà senza alcuna misura cautelare. La legale ha chiesto termini a difesa ottenendo un rinvio della discussione del processo.
I furti di rame sono sempre più numerosi e a farne le spese normalmente sono cantieri o le infrastrutture delle ferrovie. Non capita spesso che, nel cuore della notte, i ladri si mettano all'opera per smontare le grondaie di un'abitazione, svegliando tutto il vicinato per il rumore. Dopo l'arresto è emerso che uno dei due imputati abita nelle vicinanze dell'edificio preso di mira ed è stato facilmente riconosciuto dai residenti.
 

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Il Gazzettino