PADOVA - Di chiamate e segnalazioni via mail, o attraverso la pagina Facebook, ne sono arrivate decine solo nell'ultima settimana, tanto da Padova quanto dalla provincia....
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Preoccupati dell'ultima chiamata ricevuta nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando una signora aveva chiesto se fossero volontari dell'Enpa quelle persone che giravano nelle vie attorno alla scuola Gramsci con trasportino e crocchette. «Chi ci ha chiamati ci ha detto che due persone cercavano il loro gatto nero, dicendo di averlo perso, ma nel trasportino avevano messo un gatto bianco. Di fronte all'insistenza della donna che poi ci ha contattati racconta Anna Mattoschi, referente padovana di Enpa hanno liberato l'animale e se ne sono andati a mani vuote. Chiaro che non stessero cercando il loro gatto». Una situazione che si ripete spesso anche nella zona della stazione di Padova, dove sono in molti ad aver avvertito l'Enpa di donne e uomini che girovagano quasi a vuoto con in mano delle gabbie per gatti e del cibo con cui attirarli. Identico discorso anche per quanto riguarda via Palestro: tre i gatti spariti negli ultimi dieci giorni. Che fine fanno? Il rischio concreto è che quei felini vengano mangiati o venduti. «Non solo loro però continua Mattoschi ultimamente più di una famiglia ci ha denunciato anche la scomparsa del proprio cane». Tra le segnalazioni all'Enpa anche quella di chi ha raccontato di aver visto delle persone avvicinarsi ad un cancello di una casa, aspettare l'arrivo del cane e spruzzargli un narcotico sul naso. A farli desistere, solo il coraggio di un vicino che aveva chiesto spiegazioni. «Una cosa simile era successa anche tre anni fa: avevamo denunciato tutto alla Polizia locale che aveva aperto un'indagine e così le acque si erano calmate conclude - adesso però sembra di essere tornati indietro nel tempo. Il nostro è un appello a tutti i cittadini, segnalate alla polizia, fate in modo che quelle persone non raccolgano animali. I volontari delle associazioni che curano le colonie feline della città sono facili da riconoscere perché indossano un cartellino identificativo. Il gatto è un animale territoriale, non si allontana mai per troppo tempo dalla sua casa».
Nicola Munaro Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino