Rubata la foto dalla lapide in cimitero, i figli: «E' la quarta volta in un solo anno»

I parenti non si spiegano i motivi del gesto: la tumulazione risale al 1999

Il cartello sulla tomba
CHIONS - Disagi e piccoli furti di fiori e piante al cimitero di Basedo, frazione di Chions, ma questa volta è stata presa di mira la tomba di un uomo sepolto 24 anni...

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CHIONS - Disagi e piccoli furti di fiori e piante al cimitero di Basedo, frazione di Chions, ma questa volta è stata presa di mira la tomba di un uomo sepolto 24 anni fa, nel 1999, e per la quarta volta hanno strappato la foto dalla lapide. Nei giorni scorsi la nipote ha raccontato, con tanto di foto della tomba, attraverso la propria pagina social, di alcuni episodi spiacevoli verificatisi al cimitero: «Non so chi sia questa persona che per ben 4 volte ha tolto la foto di mio nonno. Se ha qualcosa da dirci, ci contatti pure tranquillamente. È troppo facile prendersela con i morti che non possono né rispondere, né reagire. Prendetevela con i vivi che una risposta ve la daranno».

Questo furto è insolito, forse è la prima volta che accade a Basedo. Nel mirino ci sono fiori e vasi, ma questo è davvero strano. Tanto che la famiglia del defunto ha lasciato uno scritto sulla lapide «Se hai qualcosa con questa persona, non te la prendere con la foto, prenditela con i vivi, quindi noi figli».

È lo stesso genero Giuseppe, esasperato, a spiegare cosa accade da un anno al ritratto del defunto suocero che qui riposa da 24 anni: «Siamo molto rammaricati, ci chiediamo come sia possibile che a qualcuno venga in mente di sottrarre la foto, è un atto vile. Non so se si può chiamare sacrilego; si pensi che lo è rimuovere una lastra, strappare i fiori, rovinare gli articoli di sepoltura. Comunque, un atto grave che tocca la nostra famiglia, anche perché mio suocero non aveva nemici, e se n'è andato nel 1999, non riusciamo a capire perché da circa un anno, qualcuno ne ruba la foto. La prima volta l'abbiamo trovata poco lontano, tra altre tombe. Per altre due volte è sparita, l'ultima anche. L'agenzia funebre mi ha consigliato di inserire la foto a incasso. Dopo aver pagato 150 euro, me l'hanno riportata con la foto ben incastrata, spiegandomi che sarebbe stato difficile che ce la portassero via. È successo ancora, devono aver lavorato con cacciavite e martello per strapparla dalla base. Non so cosa dire. Sono andato dalla Polizia locale: oltre a pattugliare i cimiteri possono usare le foto-trappole, per breve tempo. Nel frattempo faremo più attenzione, se qualcuno nota qualche sospetto ci avvisi».
 

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Il Gazzettino