Abitazione messa all’asta: ma i ladri “realizzano” prima, svaligiandola

Abitazione messa all’asta: ma i ladri “realizzano” prima, svaligiandola
TAVAGNACCO (Udine) - Con la crisi dell’edilizia e la recessione in generale, il numero di immobili messi all’asta purtroppo sale di giorno in giorno, da diversi anni, ormai....

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TAVAGNACCO (Udine) - Con la crisi dell’edilizia e la recessione in generale, il numero di immobili messi all’asta purtroppo sale di giorno in giorno, da diversi anni, ormai. Le unità, abitazioni e capannoni, vengono così pignorati e messi all’asta, per realizzare un guadagno capace di soddisfare almeno in parte i creditori. Le aste, tuttavia, spesso vanno deserte, all’inizio, tanto che i costi alla base scendono; e a volte neppure questo “sconto” è sufficiente per riuscire a cedere gli edifici. Per questo molti immobili restano a lungo deserti, affidati all’Istituto Vendite Giudiziarie di Udine, Ente che non riesce a controllare l’enorme mole i beni che gli vengono affidati.




Il furto

È in questo quadro che si inserisce un furto, scoperto nei giorni scorsi proprio da un dipendente dell’Istituto Vendite Giudiziarie, in un alloggio che sorge a Tavagnacco: l’uomo è entrato nell’abitazione e ha fatto la brutta scoperta: la casa era stata visitata dai ladri. Non si sa quando, se la scorsa settimana o mesi fa. Dalle stanze i malviventi, che si sarebbero introdotti nell’edificio da uno stretto pertugio, nella notte, hanno rubato un elettrodomestico di grandi dimensioni - parrebbe una lavatrice industriale - e altra attrezzatura tecnologica il cui valore è ancora da stimare in dettaglio.



Non si capisce, poi, come abbiano fatto a uscire dall’alloggio con la voluminosa refurtiva: sempre dal piccolo pertugio? Evidentemente no: si saranno "fatti strada" dal garage o dalla stessa porta di ingresso. Resta un mistero. Del fatto l’Istituto Vendite Giudiziarie ha informato i carabinieri della Compagnia di Udine che hanno avviato immediatamente un’indagine per individuare i responsabili del furto. Il Comando provinciale dell’Arma ha intensificato i controlli diurni e notturni per prevenire e reprimere reati contro il patrimonio di questo genere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino