La cassa audio rubata all'Union Vis Calcio doveva servire per un messaggio di cordoglio: i ladri si pentono e la restituiscono

La cassa audio rubata all'Union Vis e fatta trovare vicino agli impianti sportivi
LENDINARA - È stata restituita la cassa audio che era...

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LENDINARA - È stata restituita la cassa audio che era stata rubata all’Union Vis in un furto che aveva reso impossibile il messaggio di cordoglio per la scomparsa del giovanissimo fratello di un giocatore. La società sportiva biancorossa domenica sera aveva denunciato pubblicamente tramite i social network l’effrazione con cui ignoti si erano introdotti nella struttura in legno adiacente al campo da calcio che si affaccia su via della Pace. Non era la prima volta che succedeva, perché già in un’altra occasione qualcuno si era introdotto lì portando via le uniche cose che usualmente vengono conservate nella struttura, ovvero delle bevande e qualche dolciume per il ristoro degli atleti, e causando un danno dovuto allo scasso. Stavolta però chi si è intrufolato non si era limitato a portare via bibite e caramelle, ma aveva trafugato anche una cassa audio che si trovava lì occasionalmente per consentire alla società di sottolineare una drammatica circostanza. Pochi giorni fa, infatti, è venuto a mancare a soli 15 anni Lorenzo, un ragazzo residente nel veneziano che soffriva di una patologia rara ed era il fratello di un’atleta della prima squadra dell’Union Vis. Nell’esprimere indignazione via social, la società aveva spiegato che la cassa portata via sarebbe servita domenica pomeriggio per esprimere il cordoglio di dirigenti e tesserati. L’intenzione, infatti, era quella di dire due parole prima dell’incontro di prima categoria col Calcio Fratta per esprimere il dolore e la vicinanza alla famiglia del ragazzo prematuramente scomparso. «Evidentemente non avete etica ed educazione – aveva scritto la società sportiva su Facebook rivolgendosi ai ladri - Questa volta, cari furbetti, memori dell’esperienza vissuta quest’estate ci siamo attrezzati e possediamo video e anche una testimonianza. Siamo pronti a denunciare alle autorità, lo faremo se la merce non verrà restituita entro martedì». L’aut aut ha sortito effetto presso i responsabili del furtarello e il diffusore è tornato “a casa” come auspicato. «Bravi, bel gesto – ha commentato la società su Facebook - Le bevande e le caramelle tenetele pure. Mangiate e bevete, offre Union Vis Lendinara e ve le meritate perché capire i propri errori è la miglior via per non ricommetterli in futuro». Il furto ha ormai impedito la breve commemorazione prima del match in casa, ma la società troverà un’altra forma per esprimere il proprio cordoglio. Alessandro Munari, dirigente dell’Union Vis, racconta che i ladri hanno restituito la cassa piazzandola nell’area collocata sul retro del Punto Sanità e della Medicina di gruppo integrata, adiacente agli impianti sportivi. «È stato trovato dietro all’ingresso degli ambulatori dei medici attorno alle 11 di martedì mattina – spiega – Pensiamo si sia trattato di ragazzini, che fortunatamente sono tornati sui loro passi forse anche per via della risonanza che avuto il fatto e delle possibili conseguenze». 

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Il Gazzettino