Rincasa e trova tre rapinatori, ex carabiniere colpito con una sedia reagisce: «Mia moglie urlava, io ne ho ferito uno. Poi sono fuggiti»

Carabinieri
TRIBANO - Rientra a casa dopo aver fatto la spesa settimanale con la moglie e si trova tre ladri in casa, innesca una colluttazione con uno di loro, poi i complici aiutano il...

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TRIBANO - Rientra a casa dopo aver fatto la spesa settimanale con la moglie e si trova tre ladri in casa, innesca una colluttazione con uno di loro, poi i complici aiutano il compagno a divincolarsi: brutta esperienza vissuta nel tardo pomeriggio di sabato da Luca Latini, 56 anni, noto imprenditore nel settore odontotecnico, di Conselve ma residente in via Verdi a Tribano. I malviventi se ne sono andati con oggetti di scarso valore materiale, ma di grande valore affettivo.

LA TESTIMONIANZA
«Rientrando a casa verso le 18.40 insieme a mia moglie ci siamo trovati faccia a faccia con tre ladri dentro la nostra abitazione, che stavano rovistando dappertutto», racconta l'uomo. La moglie ha aperto la porta ed ha fatto l'amara scoperta, lanciando un forte urlo, in preda al terrore di sapere la propria casa violata. Il marito Luca, ex carabiniere, con una buona dose di sangue freddo, dopo qualche attimo è intervenuto. «Uno dei tre sono riuscito ad afferrarlo per la giacca e il collo, procurandogli sicuramente delle escoriazioni, ma era molto agile e mi ha tirato una sedia addosso, mentre i due complici, che lo hanno visto in difficoltà, sono intervenuti in sua difesa brandendo anche una bottiglia di vetro così sono riusciti a saltare dalla finestra. Sono certo che si trattasse di rumeni, in quanto durante la colluttazione hanno parlato tra di loro in rumeno e conosco qualche parola».

L'ALLARME
Latini ha così allertato il pronto intervento, che ha inviato una pattuglia del Radiomobile di Abano Terme, da cui dipende anche la zona di Tribano. «Ai carabinieri ho raccontato cosa mi era successo ed ho dato una minuziosa spiegazione del fatto, oltre ad una precisa descrizione dei delinquenti», prosegue. In via Verdi, un tranquillo quartiere residenziale a poche centinaia di metri dal centro, è arrivato anche il sindaco Massimo Cavazzana, che abita poco distante, per dare solidarietà ai malcapitati e rassicurarli che metterà a disposizione delle forze dell'ordine le telecamere della videosorveglianza per cercare di individuare i ladri che pare fossero in azione da giorni nella zona.
«Sono sicuro che il delinquente che ho preso lo riconoscerei ovunque - aggiunge Latini - Siamo turbati sia per quello che sono riusciti a prendere, sia per quello che hanno fatto in casa, dove hanno addirittura mangiato del cibo che avevamo preparato prima di uscire. Con qualche ferita lieve e qualche ammaccatura me la sono cavata, anche se a mente fredda ora posso dire che poteva andare molto peggio, in quanto avevano un piede di porco in mano. Il mio istinto in quel momento è stato intervenire per difendere mia moglie, che è molto provata dall'accaduto, e la mia proprietà. Ora installerò subito un sistema di allarme, ma spero davvero che ci sia solidarietà tra di noi per individuare chi delinque».

L'APPELLO


Un appello quello di Luca Latini, che è stato indirettamente raccolto da Giorgio Borin, storico gestore del ristorante La Montanella di Arquà, che ha diffuso le immagini del ladro che nella giornata di venerdì, 24 ore prima del furto di Tribano, è entrato in casa sua. Si è rivolto, tramite i social, a chi potesse dare qualche informazione utile ad individuarlo. E proprio Latini viene in suo soccorso. «Mi sembra proprio che quell'uomo sia uno dei tre che sono stati a casa mia, sono a disposizione delle forze dell'ordine per cercare in qualunque modo di assicurare alla giustizia questi delinquenti senza scrupoli».
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Il Gazzettino