Furto nell’auto del sindaco: spariti i volantini della Lega mentre era a cena dalle suore

FURTO L’auto forzata con il finestrino rotto e, a lato, il sindaco di Cona Alessandro Aggio che ha denunciato l’episodio
CONA - Il finestrino della macchina spaccato e tutto il materiale elettorale della Lega, che si trovava all’interno, sparito. Furto intenzionale o atto vandalico casuale?...

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CONA - Il finestrino della macchina spaccato e tutto il materiale elettorale della Lega, che si trovava all’interno, sparito. Furto intenzionale o atto vandalico casuale? Difficile dirlo, soprattutto per il contesto in cui è avvenuto il fatto. Vittima dell’episodio è stato il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, e il “colpo” è avvenuto nel giardino della scuola materna, mentre Aggio era cena con il parroco e le suore.


 

IL RACCONTO
È lo stesso sindaco a raccontare l’accaduto spiegando come, sabato sera, avesse caricato sull’auto il materiale per allestire un gazebo elettorale del suo partito, domenica mattina, in piazza Dante Alighieri a Conetta. Dunque un gazebo (smontato, ovviamente) gadget, volantini e manifesti vari. Con l’auto così “equipaggiata”, in vista dell’indomani mattina, si era recato all’impegno mondano a cui partecipavano anche il parroco, don Stefano, le suore che gestiscono la scuola materna e le parrocchiane del “Mercoledì insieme” diventato, per l’occasione un “Sabato insieme”. «Alla conclusione della serata – spiega il sindaco - ho trovato il vetro della macchina rotto, e la stessa svuotata di tutto il materiale elettorale con l’impossibilità di poter allestire gazebo domenica mattina». Va detto che la scuola materna si trova in una strada interna al centro di Pegolotte ed è di ben scarsa visibilità per chi non conosce i luoghi, per cui è improbabile che qualcuno di passaggio si sia impegnato in quel furto. Il ladro-vandalo verosimilmente potrebbe, quindi, essere del luogo.

Ma perché un gesto del genere? Sembra improbabile che l’autore in questione abbia voluto “sabotare” il gazebo della Lega che, a Cona, gode di un vasto consenso (legato alle passate vicende legate alla gestione del campo profughi), sia pur numericamente piccolo rispetto ai voti in gioco alle politiche. Quindi, a meno che non si pensi a qualche “ultrà” di Papa Francesco (notoriamente critico su certe posizioni salviniane), la pista politica sembra da scartare. Resta solo l’ipotesi che qualcuno abbia voluto procurarsi un gazebo per il giardino o che sia stato “attratto” dai gadget elettorali (braccialetti, portachiavi, spille, ecc.). In ogni caso, ieri mattina, il gazebo è stato allestito ugualmente, grazie alla collaborazione delle sezioni leghiste di Cavarzere e Adria e lo stesso sindaco Aggio ha trovato il modo di sdrammatizzare l’accaduto. «Ringrazio l’anima confusa che si è prodigata nel furto – conclude, infatti, il sindaco - per la sensibilità dimostrata nel rompere il vetro più piccolo così da non procurarmi un più grave danno». 
 

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Il Gazzettino