Rubavano auto e ruspe per assalire i distributori di benzina, a giudizio banda di giovani ladri

Pordenone, a giudizio ladri assalivano distributori benzina
PORDENONE - In un mese e mezzo circa una ventina gli assalti ai distributori di carburante. Diverse le auto e le ruspe rubate per sdradicare le colonnine self service e...

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PORDENONE - In un mese e mezzo circa una ventina gli assalti ai distributori di carburante. Diverse le auto e le ruspe rubate per sdradicare le colonnine self service e poi darsi alla macchia. Ora la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone ha richiesto al Giudice per l'Udienza Preliminare l'emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti di tre cittadini di nazionalità romena, di 25 anni, provenienti dalla zona di Galati, per rapina e numerosi furti tutti pluriaggravati.

Ecco come agiva la banda di ladri

I malviventi arrivavano dalla Romania al confine italo sloveno, dove uno restava sempre vicino a un'auto pronto a predisporre la fuga. Gli altri, dopo il furto di una macchina da un'abitazione, iniziavano a muoversi nel territorio nazionale, prendendo di mira i distributori di benzina. Per sradicare le colonnine self service e impadronirsi dell'incasso si servivano di ruspe o altri macchinari simili, anch'essi rubati da cantieri o aziende agricole vicine. Una volta effettuato il colpo, abbandonavano i mezzi per darsi alla fuga in zone boschive o decentrate, dove trascorrevano la notte.

Furti ad abitazioni e distributori di benzina

La complessa attività di indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile di Pordenone in sinergia con il Nucleo Investigativo Carabinieri di Venezia. A conclusione della stessa è emerso che i malviventi hanno agito in tutte le province del Friuli Venezia Giulia, nonché in alcune province del Veneto (Treviso, Padova, Vicenza, Rovigo), dell'Emilia Romagna (Ferrara, Modena, Bologna e Parma) e una della Lombardia (Pavia). Il gruppo era composto da quattro soggetti, di cui uno deceduto affogato nel Fiume Isonzo, verso fine marzo del 2021, durante la fuga dai Carabinieri di Gorizia che lo stavano inseguendo. Gli altri tre sono detenuti dal maggio 2021 in custodia cautelare in tre diverse carceri per altri analoghi fatti di rapina e furto.

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Il Gazzettino