Scia di furti, tentano il colpo nella panetteria chiusa per la pausa pranzo

I negozi in una via del centro di Adria
ADRIA - Si allunga la scia di furti o tentati furti in tutto il territorio comunale. Ormai i ladri non agiscono più solo di notte, ma colpiscono anche di giorno, e in pieno...

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ADRIA - Si allunga la scia di furti o tentati furti in tutto il territorio comunale. Ormai i ladri non agiscono più solo di notte, ma colpiscono anche di giorno, e in pieno centro storico, senza alcun timore. Sorprendente davvero quanto accaduto giovedì durante l’orario di chiusura pomeridiana ai danni della rivendita Al Tozzo di corso Mazzini in pieno centro storico a due passi da palazzo Tassoni . «Hanno provato - racconta il titolare Roberto Vinci - a forzare la serratura della serranda, che, per fortuna, avevo abbassato. In caso contrario presumo sarei stato vittima dell’ennesima spaccata come è accaduto ad altri negozianti della città». L’episodio fa il paio con la spaccata avvenuta sempre durante la pausa pranzo mercoledì pomeriggio al negozio di calzature Morosin di via Marconi. 

SCIA DI FURTI
Altre segnalazioni arrivano da zone diverse della città mentre la gente è sempre più sfiduciata. «Inutile che si dica - sottolinea un esercente - che è stato preso il 19enne terrore dei commercianti, presunto autore di alcune spaccate. Lo sappiamo tutti chi è e cosa combina. Come conosciamo bene altri ladri di casa nostra. Il ragazzo è stato denunciato a piede libero e due giorni dopo era in giro, come se nulla fosse, a fare chissà che con alcuni suoi amici. È tutto l’impianto che non funziona. Inutile nascondersi. Siamo spaventati. Gli episodi iniziano a diventare troppo frequenti. Già stare in piedi con una attività è complicato specie in questi tempi. Figurarsi poi se ti vandalizzano il locale. Rischiamo di chiudere».
Oltre a furti e spaccate si moltiplicano anche gli atti di vandalismo. A notte fonda vengono segnalate in alcune zone bande di ragazzini che si divertono a far esplodere petardi in sequenza, schiamazzi notturni e veri e propri bivacchi nelle aree di sosta di Artessura, fronte Canalbianco, che qualcuno sfrutta anche per dormire di notte.
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Il Gazzettino