San Zenone assediata dai ladri, residenti infuriati: «Adesso organizziamo noi le ronde»

SAN ZENONE Un infisso divelto dai ladri: è allarme in tutto il paese
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI (TREVISO) - Mentre i carabinieri sono in sopralluogo in una casa appena svaligiata, loro prendono d’assalto altre villette. Sono ladri...

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SAN ZENONE DEGLI EZZELINI (TREVISO) - Mentre i carabinieri sono in sopralluogo in una casa appena svaligiata, loro prendono d’assalto altre villette. Sono ladri spregiudicati quelli che da più di una settimana tengono sotto scacco San Zenone degli Ezzelini. Tre i malviventi incappucciati visti scappare nei boschi dopo uno dei tanti colpi. Nel mirino sono finite soprattutto le case di via Cime e via Valli, al confine con Fonte. La risposta esasperata dei residenti è un gruppo di controllo del vicinato sorto spontaneamente in pochi giorni sulla scia della paura e dell’indignazione. Sono circa 70 le famiglie che fanno parte della chat Whatsapp in cui chi fa il giro del paese segnala movimenti e individui sospetti. Una versione moderna delle vecchie ronde. In un momento in cui l’allerta furti è massima.

I RAID

Gli ultimi episodi risalgono a sabato scorso, quando un’abitazione di via Cime è stata saccheggiata poco prima delle 19. A quell’ora i proprietari erano fuori: la banda, composta da tre individui, ha approfittato della loro assenza per mettere a segno il colpo. Prima si sono aperti una breccia forzando una finestra, poi hanno fatto incetta di gioielli e argenteria. Per la famigliola, una coppia con un figlio piccolo e un altro bimbo in arrivo, è stata una doccia gelata. Quando sono rientrati si sono ritrovati con la casa rovistata da cima a fondo. A quel punto non hanno potuto fare altro che chiamare il 112. L’intervento dei carabinieri è stato tempestivo ma i malviventi non si sono fatti intimidire dalla pattuglia e hanno continuato imperterriti la loro azione criminale. La banda infatti ha tagliato le reti che recintano altre abitazioni, tentando di bissare o addirittura di fare il tris del colpo messo a segno poco prima. «Siamo sconvolti da tanta spregiudicatezza - afferma Giuliano Baron, che abita proprio in via Cime - Quello di sabato è uno degli episodi più recenti ma i colpi vanno avanti da almeno due settimane. Qua non si dorme più tranquilli: viviamo nella paura di tornare a casa e trovare la casa svaligiata». Per arginare l’ondata di intrusioni , i residenti hanno creato una chat di controllo del vicinato in cui ci si avverte a vicenda in caso di avvistamenti o movimenti sospetti. «Non si tratta di ronde ma di tenere gli occhi aperti per aiutare le forze dell’ordine a fermare questi malviventi recuperando quella solidarietà di vicinato che negli ultimi anni era pressoché scomparsa». Adesso invece quando qualcuno esce di casa soprattutto nel tardo pomeriggio allunga la strada dando un’occhiata all’intero quartiere. O fa attenzione a eventuali allarmi, cani che abbaiano nei cortili dei vicini.

LE CONTROMISURE

Anche l’amministrazione comunale sta facendo la sua parte per rafforzare la sicurezza. Il rimedio? Più telecamere e targa system e pattugliamenti della polizia locale negli orari a rischio, da affiancare ovviamente ai controlli delle forze dell’ordine, intensificati proprio alla luce dei recenti episodi. «Abbiamo già installato i lettori di targhe nei varchi di accesso al paese e ne metteremo un altro nella zona ora nel mirino, quella al confine con Fonte - assicura il sindaco Fabio Marin - Implementeremo anche le telecamere di videosorveglianza nei punti sensibili sfruttando i contributi ministeriali. Stiamo assumendo pure un altro vigile urbano da affiancare a quello già in servizio. E abbiamo spostato i pattugliamenti tra il tardo pomeriggio e la sera, nell’orario cioè in cui i ladri entrano in azione». Il sindaco approva l’iniziativa dei concittadini che hanno istituto un gruppo informale di controllo di vicinato, ma mette in guardia sui possibili pericoli: «Non intervenite rischiando di mettere a repentaglio la vostra incolumità: non si sa mai come possano reagire i malviventi e se siamo armati. Raccomando di avvertire immediatamente le forze dell’ordine in caso di avvistamenti o incursioni in atto». Intanto anche dalla vicina località di Oné di Fonte arrivano segnalazioni di case visitate dai malviventi. L’ultima lunedì sera, tra le 20.30 e le 21 in via Acque, dove i predoni hanno abbandonato sul posto gli attrezzi usati per lo scasso: una scaletta da muratore e un piccone con il manico spezzato. Dietro il colpo potrebbe esserci lo zampino della stessa banda.

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Il Gazzettino