TRIESTE - Troppo sospetti e costanti gli ammanchi di ingenti quantitavi di carburante che sfuggivano alle evidenze contabili. E così ...
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i titolari della ditta “Jindal Saw Sertubi” hanno sporto denuncia alla Polizia di Stato che, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha avviato mirate e discrete indagini che hanno permesso di smascherare un gruppo di dipendenti infedeli rei della reiterata sottrazione di gasolio e olii minerali. La Squadra Mobile, a seguito di numerosi servizi di osservazione, ha delineato il preciso e sistematico meccanismo che consentiva lo stillicidio di carburante dai locali dell’azienda. In particolare, con un affinato modus operandi, tre degli indagati, B.M. sloveno 39enne – C.B. triestino 38enne – P.L. triestino 30enne, provvedevano a dissimulare il rifornimento di mezzi aziendali, nascondendo le taniche riempite di prodotti combustibili in un’area dell’azienda ritenuta sicura e di non facile individuazione, mentre un quarto, dipendente di una ditta subappaltante, aveva il compito di assicurare la materiale sottrazione della refurtiva, nascondendola su un camion aziendale.
Al fine di interrompere le quotidiane condotte criminose, su delega dell’Ag procedente, dopo aver bloccato il camion che trasportava l’ennesimo carico asportato gli agenti della Squadra Mobile giuliana hanno arrestato l’autista, Flego Mauro, triestino 50enne, ed hanno perquisito le abitazioni ed i locali di stoccaggio in uso ai quattro indagati, rinvenendo e sequestrando numerose taniche di gasolio provento di furto, debitamente restituite al legittimo proprietario. Le indagini hanno permesso di acclarare che parte del carburante veniva rivenduto al mercato nero grazie ad una rete di acquirenti che nei prossimi giorni saranno convocati in Questura.
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Il Gazzettino