Raffica di furti al panificio: cinque razzie in poco tempo. Spariti prosciutti, salami e formaggi

Panificio Zanella
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CAVALLINO-TREPORTI - «Ci sentiamo presi di mira, questo è il quinto furto che subiamo in poco più di un anno e mezzo». Le parole sono sospese tra rabbia e amarezza. A pronunciarle sono i gestori dello storico panificio Zanella di via Treportina, a Ca' Savio, un'attività che rappresenta una vera istituzione, ma che negli ultimi mesi viene ciclicamente presa di mira dai ladri. L'ultima volta è accaduto un paio di notti fa, quando i malviventi sono entrati da una finestra laterale. Una volta all'interno hanno potuto agire praticamente indisturbati, facendo praticamente razzia di intere forme di prosciutto, coppa, salami e formaggi. Non contenti, prima di andarsene, si sono impossessati anche del fondo cassa. Il tutto per un danno complessivo di circa 700 euro.


«A scoprire quanto successo hanno riferito i gestori sono stati i panettieri attorno alle 3, al momento di riprendere la produzione del pane. Noi chiudiamo l'attività attorno alle 20: è evidente che sono entrati in azione poco dopo, non oltre la mezzanotte. Come altre volte in passato sono entrati da una finestra laterale, abbiamo provato a rafforzarla a mettere degli ostacoli ma non sono bastati. Per paradosso questa volta siamo stati anche fortunati, il giorno successivo aspettavamo della merce in consegna tra prosciutti e altri affettati. Se fossero entrati nel negozio il giorno successivo il danno sarebbe stato maggiore».

ENNESIMO FURTO


Di fondo però rimane l'amarezza per questo ennesimo furto. «E' la quinta volta in un anno e mezzo aggiungono ancora i gestori del panificio , le prime volte prendevano solo il fondo cassa, ora anche gli alimenti. La situazione è insostenibile: già è difficile lavorare, soprattutto in questo momento tra rincari e bollette, se poi dobbiamo aggiungere anche questi episodi tutto diventa ancora più complicato. Tra l'altro il nostro panificio si trova in pieno centro abitato, sembra quasi che queste persone non abbiano paura di nulla, sono sfrontati, quasi convinti di agire indisturbati. Non è nemmeno un problema di controlli, che ci sono, semmai di leggi. Queste persone sono convinte di poter fare ciò che vogliono, di muoversi liberamente e di restare impunite. Probabilmente il vero problema è questo, siamo convinti che se ci fossero leggi più severe e pene certe, simili situazioni cesserebbero». Da ricordare che nei mesi scorsi, proprio per potenziare la sicurezza pubblica, e di conseguenza i controlli, l'amministrazione comunale ha sottoscritto una convenzione con i Carabinieri per potenziare il sistema di controllo del litorale della prima spiaggia veneta. Grazie a questa collaborazione, è stato deciso di attivare il collegamento al sistema di videosorveglianza gestito dal Comando di polizia locale del litorale, con l'obiettivo di ampliarne l'accesso ai carabinieri di San Donà. Gli obiettivi a cui ente pubblico e forze dell'ordine puntano sono quelli della prevenzione, della protezione dell'incolumità pubblica, della sicurezza urbana, dell'accertamento e repressione dei reati, della protezione delle proprietà e dell'acquisizione delle fonti di prova.
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Il Gazzettino