Furti, allarme nel montebellunese, i carabinieri mandano i rinforzi

I furti nelle abitazioni stanno mettendo a dura prova l'area del montebellunese, bersaglio dei ladri
MONTEBELLUNA - Il montebellunese è bersagliato dai ladri. Furti a raffica nelle ultime settimane con apice raggiunto a Musano di Signoressa dove, l’altra sera,...

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MONTEBELLUNA - Il montebellunese è bersagliato dai ladri. Furti a raffica nelle ultime settimane con apice raggiunto a Musano di Signoressa dove, l’altra sera, è stata segnalata una decina di raid. E i carabinieri rispondono chiamando in campo i rinforzi. La squadra di intervento operativo del Battaglione dei carabinieri di Mestre è intervenuta a supporto dei militari dell’Arma di Montebelluna, Nervesa e Volpago. È stato così possibile aumentare le pattuglie in orari serali per presidiare il territorio e rassicurare i residenti. Da martedì scorso e per un’intera settimana il contingente integra le forze locali. Con l’obiettivo di sorvegliare le zone colpite dai furti in abitazione.

 
Dove? Un po’ ovunque. Volpago, Giavera e Nervesa avevano segnalato furti a ripetizione. Poi i casi a Signoressa e Musano che finiranno nel compendio dei luoghi dove i controlli verranno fatti a tappeto. D’altra parte in questi ultimi giorni la paura è diventata psicosi. La misura di intervento operativo di supporto è stata decisa dal comando provinciale dei Carabinieri di Treviso, in sinergia con i militari della Compagnia di Montebelluna. È un periodo, infatti, in cui l’Arma vuole far sentire la sua presenza proprio in questa zona della Marca dove i furti stanno diventando un problema di sicurezza sociale.
DETERRENTE
«In questo periodo dell’anno, con le festività alle porte, i furti solitamente aumentano. Ma quest’anno non è peggio dello scorso anno -sottolinea il comandante dei carabinieri Sabatino Piscitello- E i social, in questi casi, funzionano da cassa di risonanza. Io chiedo sempre ai cittadini di avvisare i carabinieri e di denunciare il reato prima di postarlo su Facebook. Perchè per noi la celerità della segnalazione è vitale». Intanto, però, i carabinieri vogliono far sentire la loro presenza sul territorio. Le pattuglie nelle fasce serali saranno concentrate a Trevignano e Signoressa, Caerano e Montebelluna. Altre a Nervesa e Giavera e, ancora, a Volpago. «La nostra è una funzione di deterrente per scongiurare nuovi colpi e facendo quindi prevenzione attiva. Il Battaglione dei carabinieri di Mestre integra e non si sovrappone alle nostre forze» spiega il comandante Piscitello. Che aggiunge: «Abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini e posso assicurare che i centralinisti della stazione dei carabinieri sono preparati e gentilissimi. Nessuna segnalazione viene scartata. Quindi, dico ai cittadini di avvisarci appena vedono qualcosa di sospetto. A maggior ragione se subiscono un furto in casa. Per noi la denuncia tempestiva è fondamentale. Fatta tre giorni dopo non ha quasi più valore». 
OBIETTIVO SICUREZZA

L’allerta è massima, ma anche la paura cresce. Tanto da rasentare la psicosi. Dopo la “caccia all’uomo” nei confronti di tre operai scambiati per malviventi, i carabinieri consigliano prudenza. «All’In’s di Giavera si è scatenato un linciaggio verbale contro tre operai stranieri. C’era una folla di 150 persone che si è mobilitata perchè uno dei tre, con la barba, assomigliava a un ladro ripreso da una telecamera. I carabinieri intervenuti sul posto ci hanno messo ore a sedare gli animi e i tre, poi rivelatisi del tutto estranei, sono stati portati in caserma per sottrarli alla rabbia della folla. Quell’intervento, in situazioni normali, si sarebbe esaurito in 5 minuti» tiene a sottolineare il comandante. Facendo capire che, alle volte, il web non aiuta affatto le indagini. «Saremo presenti in forze, soprattutto in questo fine settimana, ma anche nel periodo successivo. I sindaci sanno quante pattuglie mandiamo sul territorio, soprattutto nelle ore serali. Non ci chiedono di fare di più perchè sanno che stiamo facendo il massimo. Ma, adesso, vogliamo rassicurare anche i residenti. Speriamo così di contrastare i raid nelle abitazioni, un reato odioso che rende insicura la gente» conclude il comandante Piscitello.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino