Furti, lesioni e minacce ai migranti: sgominato gruppo criminale

Furti, lesioni e minacce ai migranti: sgominato gruppo criminale
TRIESTE - Si sono chiuse con cinque arresti le indagini della Polizia di Stato che ha sgominato il gruppo criminale che da mesi seminava il terrore tra i migranti di Piazza...

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TRIESTE - Si sono chiuse con cinque arresti le indagini della Polizia di Stato che ha sgominato il gruppo criminale che da mesi seminava il terrore tra i migranti di Piazza Libertà, difronte la stazione ferroviaria. Le manette ai polsi sono scattate per  cinque cittadini extracomunitari di etnia afghana e pakistana. In particolare, all’esito di investigazioni durate oltre cinque mesi, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Trieste sono riusciti a far luce sul gruppo che da Luglio del 2023 ad oggi si era reso protagonista di plurimi episodi di rapina, furto, estorsione, lesioni e minacce, commessi perlopiù ai danni di altri cittadini extracomunitari appena giunti sul territorio nazionale. Ad uno degli appartenenti al gruppo sono anche contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico servizio, per aver aggredito alcuni operatori sanitari all’interno del locale pronto soccorso impedendo, quindi, il regolare svolgimento delle attività mediche.

Il gruppo è inoltre ritenuto responsabile di aver estorto, attraverso gravi minacce, somme di denaro ad alcuni dipendenti di un esercizio commerciale di ristorazione, situato in zona stazione centrale, nonché di aver minacciato il titolare del medesimo esercizio affinché consegnasse loro, con cadenza mensile, 2mila euro. Il denaro richiesto sarebbe servito, a dire degli indagati, ad assicurarsi una sorta di protezione che gli garantisse regolarità nell’esercizio dell’attività commerciale. Il gruppo, infatti, al fine di gettare le basi alla richiesta estorsiva da qualche tempo aveva iniziato a creare disordini all’interno e all’esterno del locale minacciando e picchiando tanto gli avventori quanto gli stessi dipendenti.

La attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica nella persona del P.M. dr.ssa Bacer, ha consentito di ricostruire con estrema puntualità le esatte dinamiche dei singoli episodi ed il modus operandi del gruppo, che, per quanto emerso, mirava ad ottenere il controllo delle attività tanto lecite quanto illecite nell’area della stazione centrale, esercitando continue pressioni e minacce alle vittime. Tale controllo spesso veniva raggiunto attraverso la commissione di azioni delittuose in alcuni casi portate a compimento anche con l’uso di armi, al fine di trarre un immediato profitto economico, assoggettando le vittime, che spesso erano loro connazionali, cosi ottenendo un monopolio sulla gestione della zona.

I destinatari delle misure custodiali rintracciati nella prima mattinata odierna in collaborazione anche con la con Squadra Mobile di Teramo, ove uno degli arrestati si era trasferito da qualche giorno, sono stati trasferiti presso le competenti case circondariali a disposizione della A.G. mandante.

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Il Gazzettino