Presa la banda rom che rubava l'oro agli anziani: per i colpi 55 auto a disposizione, ad agire erano le donne Video

VERONA/VICENZA - I carabinieri di Verona hanno eseguito 23 arresti tra Cantù, Bologna, Roma, Rho, Milano e Seregno di altrettanti appartenenti ad una banda...

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VERONA/VICENZA - I carabinieri di Verona hanno eseguito 23 arresti tra Cantù, Bologna, Roma, Rho, Milano e Seregno di altrettanti appartenenti ad una banda specializzata in furti ad anziani e altre 25 sono state denunciate: sono tutte responsabili di una sessantina di colpi. Gli indagati sono di etnia rom, di età compresa tra i 20 e i 45 anni, residenti in Romania e dimoranti nel nord Italia.

Le indagini sono state avviate dall'Arma di Legnago nell'ottobre 2019 che aveva scoperto in quel comune la base logistica della banda i cui capi fornivano supporto con 12 abitazioni, 55 autovetture intestate a prestanome o immatricolate all'estero. I carabinieri si erano insospettiti per la presenza di un numero consistente di donne che erano state arrestate in varie città italiane per furti agli anziani e che erano ai domiciliari in alcune abitazioni di Legnago, dove avevano la falsa residenza. Nelle case, affittate da un membro della banda al vertice dell'organizzazione, andavano a vivere i famigliari che si occupavano di trovare nuova manodopera tra altre donne che ogni giorno venivano accompagnate nei luoghi frequentati da anziani: dopo aver colpito la vittima sfilandole i monili in oro oppure l'orologio di pregio che portava al polso, le malviventi fuggivano con un auto guidata da un complice. Durante le indagini sono state arrestate altre tre persone per rapine a Schio, in provincia di Vicenza, e Follonica, in provincia di Grosseto, per un provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura della Germania.


La base dei criminali a Legnago

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verna e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Legnago, è iniziata nell'ottobre del 2019 e si è conclusa a gennaio, quando sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria 23 persone coinvolte a vario titolo in un’associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro il patrimonio perpetrati con la tecnica dell’abbraccio in più provincie del nord Italia ma con base logistica a Legnago. In particolare l’operazione trae origine da una prima attività di analisi originata dalla permanenza di un numero consistente di donne di etnia Rom ai domiciliari in alcune abitazioni localizzate in comuni del Basso Veonese. Difatti le stesse, senza fissa dimora, dopo essere state tratte in arresto, in varie città del Nord Italia, per furto aggravato ai danni di anziani proprio con la particolare tecnica “dell’abbraccio”, dichiaravano come residenza cui essere sottoposte ai domiciliari delle abitazioni affittate da un soggetto Rom che si rivelerà al vertice dell’organizzazione.

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Il Gazzettino