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PADOVA - Tre furti in 3 giorni, 2 accaduti nello stesso pomeriggio in una via del quartiere Forcellini, l’altro il giorno successivo nella strada adiacente, ma non si tratta solo di queste tre intrusioni, a Forcellini - Terranegra si sono verificati altri furti in abitazioni tutti con la stessa tecnica: il vetro di una finestra infranto, l’apertura dell’infisso e le abitazioni messe a soqquadro alla ricerca di gioielli e oggetti di valore.
GLI ABITANTI
Una situazione che ha messo in allarme i residenti del quartieri che ora temono di uscire dalle loro case. I furti poi si sono verificati tutti all’imbrunire poco dopo le 17, tanto che una residente anche a nome dei vicini ha deciso di scrivere una lettera al presidente della Regione Zaia, al Prefetto Messina e al sindaco Giordani chiedendo maggiore tutela del territorio e una più serrata sorveglianza, non tanto per il valore degli oggetti rubati anche se, spesso si tratta di ricordi per i quali il valore affettivo per le famiglie è incalcolabile rispetto a quello effettivo del bottino. «Al rientro a casa verso sera ci si trova una finestra spalancata con il vetro infranto, i cassetti e gli armadi aperti, gli appartamenti messi a soqquadro. Paura, insicurezza, rabbia, l’impressione di sentirsi soli, esposti al pericolo sono le sensazioni che sempre accompagnano tali eventi - ha scritto nella missiva la residente - l’intervento della polizia o dei carabinieri, ahimè, solitamente avviene dopo un certo tempo, ci sentiamo violati e non ci sentiamo più sicuri nel nostro spazio privato, violato con facilità come non lo siamo nei quartieri».
La donna racconta che anche uscire la sera per portare a passeggio al cane per diversi residenti, soprattutto per gli anziani è diventato problematico per i timori di essere aggrediti o, al rientro, di trovare la propria casa svaligiata. «Questa percezione di reale insicurezza è grave perchè lede nel profondo la vita delle persone e la conseguenza è che si sta indebolendo la fiducia nelle Istituzioni - ha continuato la residente - la paura conduce alla chiusura, indebolisce il senso di appartenenza, di condivisione, di solidarietà che caratterizzano la convivenza civile.
L’APPELLO
A fronte di questa situazione la donna si è rivolta alle autorità competenti chiedendo di far fronte all’emergenza di questo momento con un forte impegno; i furti sono quasi sistematicamente commessi in un orario noto con modalità note, e si ripetono a ondate, come ha sottolineato. «Auspichiamo che il problema “sicurezza” venga affrontato con tempestività nelle sedi preposte - ha concluso - individuando misure concrete efficaci, che facciano sentire ai cittadini un cambio di marcia, necessario per il benessere di tutti».
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