OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Altro che furti di autoradio, piaga degli anni Novanta e primi Duemila. I topi d’auto si sono evoluti, approfittano del mercato in crisi e dell’export di auto e componenti bloccato: depredano le auto di lusso di tutte le componenti tecnologiche per cui ormai ci vogliono mesi di attesa per ottenerle dalle case madri, sfondano il finestrino e ripuliscono Audi, Mercedes, Porsche e Bmw di navigatore, computer di bordo, centralina elettrica, batteria, e addirittura fanali e volante, sventrando completamente il cruscotto. Un lavoro da professionisti quello dei ladri di ricambi che sono tornati a “spolpare” le macchine, probabilmente su commissione, spedendo poi i pezzi all’estero. Sì, perché il mercato di questi componenti rubati in Italia è tutto oltre confine. Si tratta, secondo cronache, indagini e i casi registrati dagli inquirenti, quasi sempre di stranieri che poi esportano ricambi, spesso nell’Est Europa. I pezzi che fanno più gola? Soprattutto i cerchi in lega di auto di medio lusso, venduti poi anche 1.000 euro l’uno. I lamierati invece molto meno, perché sono difficili da smontare. In Italia demolitori e carrozzieri onesti fiutano subito la provenienza illecita, all’estero invece i controlli sono molto più blandi ed è facile fare affari di questo genere. Nell’ultimo mese i malviventi specializzati in questo genere di furti è tornato a far razzia nel Padovano. Colpi che l’Arma, che sta organizzando anche numerosi servizi di prevenzione, sta studiando a fondo per riuscire a fermare il preoccupante fenomeno. Il colonnello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dei carabinieri, spiega come agiscono questi “predoni” e anche come si può tentare di proteggersi. «Abbiamo notato come negli ultimi tempi ci sia una recrudescenza con tutta una serie di furti specialmente nella cintura urbana del capoluogo. A Cadoneghe, Noventa, Albignasego e Selvazzano. I ladri colpiscono auto di grossa cilindrata, in particolare gli ultimi modelli di Bmw e Porsche e non si accontentano di agire su quelle che trovano in strada, ma entrano anche nei cortili».
L’identikit
Per il comandante, non ci si trova davanti a “sprovveduti” o criminali improvvisati. «Dai dati che abbiamo - evidenzia il colonnello - è probabile che siano bande ben organizzate che commettono furti in poco temo, che vengono da fuori provincia, anzi, verosimilmente, dall’estero.
Come proteggersi
«L’impegno dell’Arma - conclude il comandante - è sempre ai massimi livelli sia per quanto riguarda l’attività investigativa che quella preventiva, stiamo organizzando controlli notturni straordinari. Il consiglio che posso dare, è quello di parcheggiare sempre l’auto in garage oppure, se non si può fare a meno di lasciarla fuori, meglio in una zona illuminata».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino