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ARSIÈ - È quasi una settimana ormai che la banda dei furti sta tenendo sotto scacco i carabinieri e la gente di Rivai e Mellame, le due frazioni di Arsiè che da venerdì scorso hanno subito quasi una ventina di intrusioni in abitazioni. Al momento il risultato della partita è un pareggio: i ladri sono stati visti e inseguiti addirittura sui tetti anche la notte tra martedì e mercoledì. Alla fine, come accaduto fino ad ora, sono riusciti a dileguarsi. Ma solo dopo essere entrati anche nell’asilo di Rivai dove hanno effettuato un’effrazione dopo aver tagliato la rete sul retro: gli ignoti malviventi hanno messo tutto a soqquadro, ma non hanno rubato nulla. Il “caso Arsiè” ieri è finito sul tavolo della prefettura, nel comitato per l’ordine e la sicurezza, ma al momento non si hanno notizie di servizi coordinati interforze in zona. Proseguono invece le ronde dei cittadini, ora diventate un controllo di vicinato. Le istruzioni su come muoversi per non mettersi i pericolo e dare un vero aiuto alle indagini e ai carabinieri sono state date ieri pomeriggio, in piazza a Mellame dal sindaco, Luca Strappazzon e i milutari della Compagnia di Feltre.
LA RIUNIONE
Ieri il sindaco Luca Strappazzon dai suoi canali social è intervenuto più volte con messaggi alla cittadinanza. «Sono stato contattato da diversi cittadini giustamente preoccupati - ha detto sui sociale anche ieri alla riunione in piazza-: questi eventi che provocano allarme e sconcerto. Mi preme spiegare a tutti che le forze dell’ordine sono state avvertite di questi episodi e sono presenti sul territorio per svolgere la loro funzione di polizia giudiziaria con la ricerca dei colpevoli. È però importante che nessuno interferisca con le indagini cercando di sostituirsi alle forze dell’ordine con sopralluoghi e ronde». «Ho fatto questo riunione - spiegava ieri dopo l’incontro - per tranquillizzare le persone, perché mi rendo conto che non sia facile la situazione in paese dopo 5 giorni con le persone che entrano dentro casa. Ma era necessario spiegare come comportarsi: andare in giro passeggiare e se dovesse succedere che ci sono ancora macchine sospette che non prendano iniziative ma che chiamino il 112. Quello che oggi ci premeva è che stessero attenti e non si mettessero in pericolo e fossero visibili: l’incontro è stato voluto perché non si facessero male». Ma quanto sta accadendo a Rivai ha dell’incredibile: 5 giorni con i ladri che girano in un paesino di 250 anime. «Il territorio purtroppo non aiuta - spiega il sindaco -: arrivano dal bosco, tagliano la rete e vanno dentro casa. La gente è abbastanza terrorizzata e stanca perché la casa è vista come un posto di sicurezze, ma in questi ultimi 5 giorni gli abitanti delle frazioni di Rivai Mellame neanche dentro a casa si sentono sicuri. Ricevo messaggi addirittura da Milano: persone che hanno le seconde case qui e sono preoccupati per la loro abitazione. Temono che al loro ritorno scopriranno eventuali danni da intrusione».
LA “PARTITA”
La tensione in questi giorni di continui furti era cresciuta fino a far scendere in strada i paesani con forche e zappe, poi deposte dopo gli avvertimenti dei carabinieri.
Il Gazzettino