BADIA POLESINE - Stava pedalando sulla sua bici a tre ruote in via Verdi, la strada che congiunge la località di Bovazzecchino di Badia Polesine con Castagnaro, e,...
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Il pm di turno ha disposto l’immediata restituzione della salma ai familiari, non ritenendo necessari ulteriori accertamenti autoptici anche alla luce del decesso avvenuto in ospedale. Ha invece disposto il sequestro dei due mezzi, il furgone, appena ammaccato, e il velocipede a tre ruote del 74enne, con una delle tre completamente schiacciata e piegata: non è da escludere che già nelle prossime ore possa affidare a un consulente il compito di effettuare una perizia cinematica che ricostruisca l’esatta dinamica dell’incidente dall’esito mortale.
Sulla stessa strada, poco distante, lo scorso 25 novembre, in uno schianto fra due auto, una Punto e una Bmw 318, attorno a mezzanotte, aveva perso la vita il 41enne Renato Ahmetovic, rom di origini bosniache residente nel vicino comune di Giacciano con Baruchella, praticamente morto sul colpo. Anche le due persone che si trovavano a bordo dell’altra auto, un 71enne residente a Castagnaro, che era al volante, e una donna di tre anni più giovane di lui, residente a Lendinara, che era seduta al suo fianco, hanno riportato lesioni serissime. L’uomo era stato trasportato d’urgenza da un’ambulanza del 118 di Rovigo all’ospedale di Legnago, con i medici che si erano riservati la prognosi, mentre la donna, anche lei con politraumi particolarmente rilevanti tanto da far temere per la sua vita, era stata accompagnata da un altro mezzo del Suem all’ospedale di Rovigo, ugualmente in prognosi riservata. Proprio il fatto che entrambi necessitassero di interventi immediati e tempestivi aveva consigliato il trasporto in due ospedali diversi, in modo da poter essere presi in carico contemporaneamente, accavallamenti e tempi d’attesa. Per il 41enne, invece, non c’era stato nulla da fare e il personale medico era stato costretto a constatarne il decesso.
Poco più di due mesi dopo, ancora una tragedia sulla stessa strada. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino