La pizzata "carbonara" in cortile costa multe salate: il conto lo portano gli agenti

I controlli della Polizia di Stato lungo le strade del Polesine
ROVIGO - «Stasera ci vediamo per mangiare insieme una pizza?». Un invito al quale, di questi tempi quasi tutti risponderebbero con un laconico: «Magari»....

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ROVIGO - «Stasera ci vediamo per mangiare insieme una pizza?». Un invito al quale, di questi tempi quasi tutti risponderebbero con un laconico: «Magari». C’è chi, però, ha pensato di organizzare comunque una pizzata “carbonara”, ma la cena nel cortile non è sfuggita a sguardi indiscreti e così, improvvisamente, ai cinque commensali si sono aggiunti anche i due agenti della volante della polizia intervenuta per verificare cosa stesse accadendo.


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PIZZA IN CORTILE
E che ha presentato un conto salato, con i partecipanti tutti sanzionati per la violazione delle norme emergenziali per frenare l’espandersi del contagio. Norme che si fanno di giorno in giorno più pesanti per tutti, giovani o meno giovani. Ma i numeri della pandemia e il senso civico richiamano al rispetto, anche se sembrano essere sempre di più le persone che cercano di intrufolarsi nelle maglie dei divieti.

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LA FINTA SPESA
Utilizzando anche dei veri e propri stratagemmi, come quello della “finta spesa”. Qualche giorno fa la polizia aveva sanzionato un uomo che passeggiava con un sacchetto all’interno del quale vi era un profumo. Che, a detta del fermato, era stato appena acquistato in un supermercato. Non solo un prodotto ritenuto non del tutto indispensabile, vista anche la stretta sulle uscite di casa nonché sulle relazioni interpersonali al di fuori del nucleo familiare, ma anche un acquisto non confermato, mancando lo scontrino, che aveva portato alla sanzione.

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SENZA SCONTRINO
E così è stato anche giovedì per un giovane che, quando è incappato nei controlli della polizia ha mostrato una busta di un noto supermercato, contenente alcune bottiglie. A prima vista la giustificazione sembrava reggere, ma quando è stato controllato meglio il contenuto del sacchetto, è emerso che le bottiglie erano vuote e che servivano solo per “fare volume”. La mancanza di cassonetti del vetro ha impedito al ragazzo di elaborare un “piano B”, in ogni caso è emerso che si trattava comunque di una scusa e lui stesso ha poi ammesso di aver utilizzato il sacchetto come scusa per poter uscire fuori di casa a farsi un giro, incontrare alcuni amici, e fumarsi una sigaretta in santa pace dopo tanti giorni di restrizione tra le mura domestiche.

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IL BILANCIO
In totale le persone che giovedì sono state sanzionale dalla polizia sono state 7 su 64 controllate. I carabinieri, invece, sempre nella giornata di giovedì, nell’ambito dei controlli eseguiti dalle pattuglie delle varie stazioni dell’Arma dislocate nei vari Comuni della provincia, hanno contestato 7 sanzioni amministrative.

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POLIZIA LOCALE
Una sola persona sanzionata, invece, dagli agenti della Polizia locale di Rovigo, “colpevole” di non aver saputo fornire una valida motivazione al perché stesse camminando per strada e non si trovasse, come tutti gli altri, nella propria casa. In tutto, i vigili rodigini hanno controllato 50 persone e 53 esercizi commerciali del capoluogo. E i controlli, come ha annunciato ieri lo stesso sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, non demorderanno nei prossimi giorni vista l’importanza di far rispettare i divieti introdotti proprio per stroncare il diffondersi della pericolosa epidemia. Divieti che verosimilmente resteranno in vigore, come ha annunciato lo stesso primo cittadino di Rovigo, ben oltre il 13 aprile prossimo.


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Il Gazzettino