OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
TREVISO - Il fantomatico “test dell’aglio” li aveva convinti che i funghi raccolti in un prato cittadino non fossero velenosi. È stato proprio questo falso mito a far rischiare la vita ai due coniugi della zona di Treviso, entrambi 60enni, ricoverati martedì sera al Ca’ Foncello per una grave forma di avvelenamento dopo aver mangiato alcuni esemplari di Lepiota, specie di funghi velenosa che può portare alla morte. All’inizio le loro condizioni erano estremamente critiche. Per l’uomo, in particolare, non sembravano esserci grosse speranze a fronte di una pesante insufficienza epatica. Invece fortunatamente adesso le loro condizioni stanno migliorando. Gli esami hanno indicato che l’infiammazione del fegato sta progressivamente rientrando.
UNA STRANA TEORIA
Sono stati gli stessi coniugi a riferire al personale sanitario che prima di mangiare quei funghi avevano fatto il cosiddetto test dell’aglio. «Abbiamo cotto i funghi assieme all’aglio – hanno detto – questo non è diventato nero. E di conseguenza per noi era tutto commestibile». Oltre a quella riguardante l’aglio, gira anche la falsa credenza che pure il prezzemolo, il pane, la cipolla o un cucchiaino di argento anneriscano se fatti cuocere assieme a funghi tossici. La cosa è del tutto infondata. La guida dedicata ai funghi e alla prevenzione delle intossicazioni diffusa dal ministero della Salute la esclude nel modo più categorico: «I funghi sono un pericolo mortale: nessuno dei metodi usati dalla tradizione popolare, tra aglio prezzemolo e così via, può essere utilizzato per escludere la tossicità – è messo in chiaro – non esistono metodi empirici per verificare se un fungo sia edule o velenoso». L’unica via sicura è rivolgersi al servizio dell’Usl che attraverso 12 micologi esperti garantisce il controllo gratuito dei funghi in tutti e tre i distretti della provincia: nel centro della Madonnina a Treviso (dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13), nella sede di via Manin a Conegliano (il lunedì e il venerdì dalle 8 alle 8.45) e nella sede di via Dante Alighieri di Montebelluna (il lunedì e il mercoledì dalle 8 alle 8.45).
SCIOPERO E DISAGI
Intanto ieri l’Usl ha dovuto fare i conti con lo sciopero.
Il Gazzettino