Va a funghi e trova una granata inesplosa, gli artificieri la fanno brillare

foto di repertorio
CASTELNOVO DEL FRIULI -  Gli specialisti del terzo Reggimento Guastatori di Udine, allertati dalla Prefettura di Pordenone, hanno effettuato oggi due interventi di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CASTELNOVO DEL FRIULI -  Gli specialisti del terzo Reggimento Guastatori di Udine, allertati dalla Prefettura di Pordenone, hanno effettuato oggi due interventi di bonifica del territorio di residuati bellici risalenti ai conflitti mondiali. Il team Conventional Munition Disposal dell'Esercito proveniente da Udine, accompagnato dai Carabinieri di Castelnovo del Friuli, si è recato a Clauzetto, nell'area boschiva «Val da Ros», dove alcuni giorni fa un uomo aveva allertato le forze dell'ordine per il rinvenimento di un ordigno mentre si trovava in cerca di funghi.

Gli artificieri, sul posto, hanno confermato la presenza dell'ordigno bellico ancora attivo, una granata di artiglieria italiana e risalente alla Prima Guerra Mondiale. Il secondo ritrovamento è avvenuto a Castelnovo del Friuli, nella località «Praforte», dove un escursionista aveva segnalato la presenza di un ordigno. Si trattava di una bomba da fucile modello «Super Energa» da addestramento, fabbricata in Italia e risalente al secondo conflitto mondiale. Gli ordigni sono stati messi in sicurezza e trasportati nell'ex poligono militare di Monte Ciaurlec, dove nel frattempo una macchina movimento terra dell'Esercito aveva scavato una buca, all'interno della quale, con l'innesco di altro esplosivo militare, gli ordigni sono stati fatti brillare.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino