PORCIA - Bandiere a mezz'asta, oggi a Porcia, nel giorno dell'addio a Cristina e Federico. Il sindaco Giuseppe Gaiarin e la Giunta, infatti, considerato che la...
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LA CERIMONIA
Una enorme folla silenziosa e il sindaco Giuseppe Gaiarin con la fascia tricolore e il gonfalone della citta' di Porcia hanno accolto nella chiesetta di Sant'Agnese, pochi minuti prima delle 15, le bare di Cristina Furlan e del piccolo Federico Piva. Ad accompagnarle, il marito e padre Loris, che teneva per mano il figlio maggiore.
«Quante fatalità succedono nella nostra vita. Una fatalità che ha avuto un tragico destino»: cosi' don Daniele Fort accenna all'incidente costato la vita a Cristina e Federico. «Siamo in tanti oggi, carichi di domande. Ma i nostri innumerevoli tentativi di dare una risposta a queste domande sono destinati a fallire. Noi ci ritroveremo, questa è la nostra fede, però il dolore resta, e il dolore fa male. Non ci sono cure per lenirlo».
Poi un riferimento all'amore dei genitori: «Solo loro sanno soffrire per amore, ma ne vale la pena: anche solo per un attimo, o per dieci o cento anni, vale la pena amare e tirare su i figli». L'ultimo saluto sul sagrato della chiesa, è affidato al parroco di Rorai Piccolo, don Lino Moro: «Cristina, prima di Natale mi hai detto: "Sorrido". Nessuno mi cancellerà quella parola. In pace, ciao». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino