Ragazzo morto a 17 anni. Lo straziante addio della fidanzata a Pigi: «Sei stato il mio primo amore e lo resterai per sempre» Foto

I genitori di Piergianni e la fidanzata
PADOVA - «Vivi la tua vita sempre con gioia e ricorda che le cose brutte succedono per rendere quelle belle ancora più belle”. E’ la frase scelta da Ambra...

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PADOVA - «Vivi la tua vita sempre con gioia e ricorda che le cose brutte succedono per rendere quelle belle ancora più belle”. E’ la frase scelta da Ambra e Nicola Cesarato per salutare i tantissimi amici e conoscenti che ieri, sabato 10 luglio, hanno gremito il duomo per l’ultimo saluto a Piegianni, il loro unico figlio diciassettenne morto in via Chiesanuova il 30 giugno scorso in un tragico incidente stradale. La bara del ragazzo è arrivata sul sagrato del duomo ricoperta di fiori candidi, da un cuore di rose rosse e dalla maglia che indossava per giocare a basket una delle sue grandi passioni. 

L’ULTIMO VIAGGIO
I genitori hanno accompagnato il loro ragazzo fino all’altare continuando ad accarezzare il feretro. I genitori, i nonni e la fidanzata Rachele si sono stretti in un forte muto abbraccio vicino alle spoglie del loro amato. Tantissimi i giovani presenti, i compagni di scuola dell’istituto Don Bosco dove aveva frequentato la quarta liceo scientifico concludendo l’anno con ottimi risultati, i compagni delle squadre di basket dove aveva giocato e della Virtus la sua attuale squadra. A celebrare il rito funebre don Giovanni Brusegan che ha ringraziato tutti i presenti sottolineando «Dal cielo anche Piergi vi ringrazia per essere qua, per il bene che vi ha voluto e che voi gli volete, un affetto che resterà per sempre. Siete entrati in questa casa della comunità cristiana dove possiamo versare le nostre lacrime e trasformare questa tragedia in una vita luminosa. Era una giornata di sole poi è arrivata la notizia e tutti eravamo increduli e speravamo non fosse vero. Riempiva di vita le nostre». 

IL NONNO
E’ stato il nonno poi a ricordare l’amatissimo nipote. «Non basterebbero 10 libri per raccontare tutto quello che era Pigi, ma io il primo l’ho già iniziato. Ambra e Nicola lo hanno cresciuto nell’amore e lui dava tanto amore - ricorda - Pigi aveva un grande senso della giustizia, aveva un grande amore per lo sport e per il basket e le materie scientifiche erano la sua passione». 

LA FIDANZATA
Con voce rotta e trattenendo a stento le lacrime è salita sul pulpito Rachele che ha letto una lettera al suo Pier. «Era lui il chiacchierone della nostra coppia, Piergianni è il mio primo amore, a lui ho dato il primo bacio, il 7 luglio sarebbero stati 19 mesi insieme e insieme siamo cresciuti arricchendoci l’un l’altro. Il suo più grande desiderio era rendermi felice, amava il mio sorriso e faceva di tutto per farmi ridere. Ricordo quando per il mesanniversario, sotto la pioggia venne a portare alla mia porta un mazzo di rose rosse perché lui era così, profondo e riflessivo, sensibile e simpatico ma anche burlone ed era amato da tutti»
«Detestava il gossip, per lui erano altre le cose importanti. Mi ha insegnato a guardare il bicchiere, di spritz precisava, sempre mezzo pieno. Lui era un ragazzo speciale e custodirò gelosamente per sempre nel mio cuore tutti i momenti passati con lui. Ambra e Nicola mi avevano accolto come una figlia e sarò sempre con loro. Amavo tutto di lui anche i suoi costanti ritardi, era sempre in ritardo e sapevo che se diceva sto arrivando voleva dire che si stava facendo la barba. Addio piccolo principe, vivi la tua vita con gioia, tu vali e saprai sempre farti valere». 

L’ALLENATORE 
Tra i ricordi quelli dell’allenatore. «Ti ho conosciuto 5 anni fa sul campo da basket di Chiesanuova quando eri venuto per migliorare i tuoi tiri al canestro, poi invece hai iniziato a giocare le partite, tutte, e ricordo i tuoi sorrisi - ha detto - poi un giorno vennero a prenderti i tuoi genitori e ho visto Nicola tuo papà, io e lui eravamo compagni di classe e non lo sapevi ma gli assomigliavi. Immagino che lassù sarai già a palleggiare con tutti i campioni».

LO STRAZIO


Tra i tanti ricordi dei compagni è stato ancora il nonno a leggere una lettera a nome di Pigi. “Carissimi mamma e papà e tutti, la vita per me è stata troppo breve, ma ricca di soddisfazioni, sono andato avanti come dicono gli Alpini e sarò lì ad accogliervi quando sarà compiuto il vostro destino, avete donato i miei organi e vivrò ancora. Cara Rachele e cugini tutti, sorridete, la vita è un grande dono, ma che comporta tanta fatica. Il vostro diletto figlio che sarà sempre con voi». Tutti i presenti occhi lucidi si sono sciolti in un fragoroso applauso che ha accompagnato la bara sul sagrato dove sono stati liberati tanti palloncini bianchi.
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Il Gazzettino