Stroncato davanti alla moglie, centro fitness chiuso nel giorno dell'addio a Boscolo

Stroncato davanti alla moglie, centro fitness chiuso nel giorno dell'addio a Boscolo
CHIOGGIA - Si terrà domani alle 10, nella chiesa della Navicella, il rito funebre di addio a Nicola Boscolo, il 38enne istruttore e bagnino della piscina Clodia, morto la...

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CHIOGGIA - Si terrà domani alle 10, nella chiesa della Navicella, il rito funebre di addio a Nicola Boscolo, il 38enne istruttore e bagnino della piscina Clodia, morto la sera di sabato, mentre, insieme alla moglie Elisa, si trovava a cena, a casa di amici. In coincidenza con l'orario dei funerali, il centro fitness Clodia resterà chiuso, tra le 9.45 e le 11.30. «Abbiamo voluto manifestare in questo modo il nostro dolore per la perdita di un amico e collega - dice Nicola Doria, direttore sportivo del centro - Lavorava con noi da 8-9 anni e, sebbene avesse un altro lavoro (alla Fincantieri, ndr) era presente ogniqualvolta il tempo libero glielo permetteva, soprattutto nel fine settimana. Anche grazie a lui avevamo costituito la squadra di pallanuoto che ha militato anche in serie D. Quest'anno non ci siamo iscritti al campionato ma resta un buon settore giovanile che Nicola seguiva con passione, così come metteva passione in tutto quello che faceva».


LE CAUSE

Mentre continuano le testimonianze di cordoglio, rivolte alla madre e alla moglie Elisa che se l'è visto morire davanti agli occhi, l'interrogativo che molti si pongono è sulle cause della tragedia: com'è possibile che un uomo ancora giovane, in ottima forma fisica, sia mancato così all'improvviso? Tanto più che non pare che Nicola avesse avuto una qualche avvisaglia di ciò che stava per accadergli. «Non mi risulta - dice ancora Nicola Doria - che avesse disturbi o sintomi insoliti. Del resto, come tutti noi, si sottoponeva a regolari controlli medici e nulla, che io sappia, era mai emerso». L'autopsia eseguita ieri in ospedale non ha ancora dato risultati definitivi. L'Ulss si trincera nel massimo riserbo e fa capire che qualsiasi ipotesi sulle cause della morte del giovane è prematura. Unico dato certo è la familiarità: il padre di Nicola era morto, a sua volta, in giovane età, in modo simile. E la popolazione di Chioggia presenta un indice più elevato, rispetto alla media regionale, di casi di embolie: grumi che si formano nei vasi sanguigni degli arti inferiori e arrivano ai polmoni, al cuore o al cervello. Tutto questo potrebbe far pensare a un fattore genetico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino