CHIOGGIA - Si terrà domani alle 10, nella chiesa della Navicella, il rito funebre di addio a Nicola Boscolo, il 38enne istruttore e bagnino della piscina Clodia, morto la...
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LE CAUSE
Mentre continuano le testimonianze di cordoglio, rivolte alla madre e alla moglie Elisa che se l'è visto morire davanti agli occhi, l'interrogativo che molti si pongono è sulle cause della tragedia: com'è possibile che un uomo ancora giovane, in ottima forma fisica, sia mancato così all'improvviso? Tanto più che non pare che Nicola avesse avuto una qualche avvisaglia di ciò che stava per accadergli. «Non mi risulta - dice ancora Nicola Doria - che avesse disturbi o sintomi insoliti. Del resto, come tutti noi, si sottoponeva a regolari controlli medici e nulla, che io sappia, era mai emerso». L'autopsia eseguita ieri in ospedale non ha ancora dato risultati definitivi. L'Ulss si trincera nel massimo riserbo e fa capire che qualsiasi ipotesi sulle cause della morte del giovane è prematura. Unico dato certo è la familiarità: il padre di Nicola era morto, a sua volta, in giovane età, in modo simile. E la popolazione di Chioggia presenta un indice più elevato, rispetto alla media regionale, di casi di embolie: grumi che si formano nei vasi sanguigni degli arti inferiori e arrivano ai polmoni, al cuore o al cervello. Tutto questo potrebbe far pensare a un fattore genetico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino