L'addio al pensionato ucciso: «L'anima di Luciano ora è con Dio»

Il funerale di Luciano Dall'Ava
COLLE UMBERTO - Con il rito funebre celebrato oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Colle Umberto da don Arnaldo Zambenedetti si è conclusa la triste vicenda...

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COLLE UMBERTO - Con il rito funebre celebrato oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Colle Umberto da don Arnaldo Zambenedetti si è conclusa la triste vicenda legata alla tragica morte del pensionato Luciano Dall’Ava, ucciso da Giovanni Maria Cuccato, 44enne di Conegliano, già trasferito nelle carceri di Santa Bona . Alla cerimonia funebre oltre che ai figli e ai parenti hanno assistito alcune decine di persone tra amici e conoscenti di Luciano Dall’Ava, rimasto vedovo in seguito alla morte della moglie due anni fa, e che conduceva una vita ritirata nella casa che condivideva con il fratello.

L'OMELIA

Nella breve ma incisiva omelia il parroco ha esortato tutti al silenzio e ad aspettare e confidare nella misericordia del Signore in questa vicenda umana. Ha inoltre ricordato che Luciano ultimamente cercava un riavvicinamento a Dio attraverso la lettura dei salmi ed ha esortato tutti a non giudicare ma ad aspettare il giudizio Divino, in quanto solo Dio può conoscere e sapere i risvolti e l’animo delle persone . Queste le parole di don Arnaldo Zambenedetti:  «Le parole del Vangelo che or ora abbiamo proclamato: “Chi viene a me non lo respingerò”, risuonano nell’animo nostro come parole sante che vengono dall’alto, dal Signore, nel pieno di questa tragedia, sui figli di Luciano, Federica e Domenico, sul fratello e sui cari parenti tutti scenda la tenerezza e la compassione del cuore di Cristo.E’ cosa buona aspettare nel silenzio l’aiuto di Dio. Nell’intreccio umano di questa vicenda, tacete, tacete e affidate nel silenzio l’anima di questo fratello Luciano alla grande misericordia di Dio. A lui viene ogni vita, e solo Lui è in grado di conoscere in profondità di giudicare. Solo Lui Dio di Verità e di Vita può leggere in questo caso umano. Luciano attraverso i salmi che leggeva non aveva interrotto il dialogo con il Signore e lo cercava. La cosa buona è aspettare in silenzio la redenzione di Dio aspettare, fare silenzio, sperare nell’amore misericordioso di Dio che abbraccia la nostra povera vita umana».

 In rappresentanza dell’amministrazione comunale era presente l’assessore all’agricoltura Gianni Fadelli. Il sindaco Sebastiano Coletti ha ribadito la sua volontà di rimanere in silenzio di fronte a questa gande tragedia umana che ha toccato la comunità di Colle Umberto: «Non ci sono parole che possano essere pronunciate, se non quelle di vicinanza e di cordoglio ai famigliari da parte di tutta l’amministrazione comunale e della cittadinanza profondamente toccata da questa triste vicenda».

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Il Gazzettino