Insieme nella vita e nella morte: sabato l'ultimo saluto a Sara e Jessica

Sara Rizzotto e Jessica Fragasso
CONEGLIANO - Saranno celebrati sabato alle 15 nella chiesa di San Vendemiano i funerali delle cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, 26 anni la prima, appena 20 la seconda,...

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CONEGLIANO - Saranno celebrati sabato alle 15 nella chiesa di San Vendemiano i funerali delle cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, 26 anni la prima, appena 20 la seconda, morte nel tragico incidente in A28. Unite, Sara e Jessica, da un fortissimo affetto quando erano in vita, e ora anche nell’ultimo, doloroso saluto che i familiari e gli amici daranno loro. Le famiglie delle due giovanissime vittime hanno dunque scelto la cerimonia congiunta, com’era stato ipotizzato fin dalle prime ore dopo l’incidente. Un addio che riunirà i molti che hanno manifestato solidarietà ai parenti delle due ragazze: non, come sembrava in un primo momento, nella chiesa di San Martino a Conegliano, dove sono in corso dei lavori di ristrutturazione, ma in quella di San Vendemiano.


Intanto proseguono le indagini della Procura di Pordenone per accertare le responsabilità di Dimitre Traykov, l’imprenditore di origini bulgare che dopo essersi schiantato contro la Panda con a bordo le due cugine e le figliolette di Sara, è scappato a piedi verso Villotta, dove ha sede la sua azienda di autotrasporti, raggiungendo la sua abitazione, dove la Polizia lo ha raggiunto due ore dopo, trovandolo positivo all’alcoltest, con un tasso nel sangue di 1,51 microgrammi per litro, vale a dire tre volte il consentito. Sarà l’ingegner Pierluigi Zamuner a ricostruire la dinamica dell’incidente stradale: l’incarico gli è stato conferito ieri dal sostituto procuratore Federico Facchin. Il consulente dovrà ricostruire la dinamica e stabilire le cause del violento impatto tra il Land Rover Freelander condotto da Traykov e l’utilitaria delle vittime. La difesa di Traykov, attualmente ai domiciliari con braccialetto elettronico, rappresentata dagli avvocati Gianni Massanzana e Loris Padalino, nominerà a sua volta un consulente che parteciperà alle operazioni peritali. Intanto, dai rilievi della Polstrada di Pordenone emerge che il 61enne procedeva a una velocità elevata, basti pensare che in seguito al violento impatto l’utilitaria è stata sbalzata a 125 metri dal punto in cui è avvenuto lo scontro, mentre il suv si è fermato a 225 metri, ribaltandosi.

Sara e Jessica sono morte praticamente sul colpo, le bambine della prima, di due anni e mezzo e cinque mesi, sono miracolosamente scampate alla tragedia, rimanendo ferite. La prima ha avuto entrambi i femori fratturati, la seconda un importante trauma cranico. Seguite costantemente dal papà Devis Da Ros nella stanza dell’ospedale di Udine dove sono state ricoverate, sono in fase di miglioramento, tanto che nella giornata di oggi, 9 febbraio, saranno trasferite all’ospedale di Conegliano.
 

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Il Gazzettino