SESTO AL REGHENA - All'alt delle forze dell'ordine scappa in sella alla sua potente Yamaha e scatena un rocambolesco inseguimento tra Veneto e Friuli: quando arriva a casa...
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Era l'una di notte quando il giovane ha attraversato la statale 14, in prossimità di Levada di Concordia Sagittaria, a folle velocità in sella alla sua Yamaha R1. Non aveva fatto i conti con i carabinieri del Radiomobile e con i finanzieri in servizio di pubblica utilità di Portogruaro che si sono messi subito all'inseguimento.
Nonostante l'alt imposto dalle forze di polizia, il 28enne ha accelerato raggiungendo Loncon di Annone Veneto quindi San Stino di Livenza. Al bivio di San Stino il motociclista ha invertito il senso di marcia, rischiando di finire addosso alla pattuglia delle Fiamme gialle che stava arrivando insieme a quella dell'Arma. La pazza corsa è proseguita verso Portogruaro, con i carabinieri che lo hanno inseguito riuscendo anche a leggere il numero di targa risultato fondamentale per rintracciare il motociclista. Ed è a casa sua, a Bagnarola, che carabinieri e finanzieri lo hanno atteso.
Il 28enne, arrivato a piedi, ha ammesso di essere fuggito perché sospettava di essere alticcio e che la moto l'aveva nascosta in un casolare vicino. Per lui è arrivata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, il sequestro della moto oltre a una sfilza di sanzioni per aver infranto il Codice della strada.
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Il Gazzettino