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PORDENONE - All'inizio la pandemia aveva rallentato il fenomeno dei pensionati italiani in fuga verso i Paesi tax-free - o comunque con un regime fiscale assai ridotto - che era esploso negli ultimi cinque, sei anni. Ma nei primi mesi di quest'anno la voglia di cambiare vita e di trasferirsi all'estero per godersi la pensione (con meno tasse) sta ritornando. E sta anche un po' cambiando la geografia dei trasferimenti dei neo-pensionati: se prima era il Portogallo la meta preferita e più ambita, ora sembra essere la Grecia (proprio nel luglio 2020 Atene ha deciso di introdurre un regime fiscale super-agevolato sui redditi da pensione di fonte estera) il nuovo Eldorado dove rifugiarsi per vivere in tranquillità gli anni della pensione.
L'OSSERVATORIO
Come la voglia di espatriare verso paradisi fiscali pensionistici stia tornando lo vedono bene anche i professionisti della società pordenonese Expatria, uno studio di esperti nell'assistenza nei trasferimenti che è anche un po' un osservatorio delle richieste e delle intenzioni dei pensionati in cerca di nuovi lidi. La società è stata fondata nell'estate dell'anno scorso (ha sede in via Bertossi, nel centro cittadino) dalla 33enne pordenonese Martina Cancian e dal suo socio Simone Rumolino, anche lui 33 anni, di origini siciliane. I due giovani vantano già però una certa esperienza nell'ambito dei trasferimenti. Lavoravano insieme dal 2017 in Portogallo. «L'anno scorso - racconta Martina Cancian, una laurea in Relazioni pubbliche all'Università di Udine e un master in Pianificazione tributaria internazionale - sia la pandemia che l'eliminazione dell'esenzione fiscale totale, sostituita con un regime che resta comunque agevolato e richiama pensionati italiani, ci hanno spinti a lasciare il Portogallo per tornare in Italia».
SOGNO ELLENICO
«È la Grecia - conferma Martina Cancian - il Paese che negli ultimi mesi sta riscuotendo le maggiori attenzioni. Da quando, l'anno scorso, ha introdotto un'imposta fiscale del 7% sui redditi da pensione di fonte estera per ben 15 anni le richieste sono aumentate. Un regime super-agevolato per attirare pensionati (e capitali) europei che sta facendo concorrenza al Portogallo. Paese che ha invece adottato, eliminando l'esenzione fiscale totale, una aliquota del 10% per 10 anni sui redditi da pensione estera. Questo ha rimesso un po' in gioco le mete individuate dai pensionati italiani». Ma qual è l'identikit di chi si rivolge a voi per espatriare? «L'età - spiega la giovane professionista - è quella di chi si sta avvicinando alla pensione e cerca di informarsi per tempo rispetto a una scelta che farà di lì a poco. Oppure chi è in pensione da poco tempo e magari aveva già casa in Grecia. Il reddito da pensione è solitamente medio-alto, circa 40-50 mila euro. Ma non mancano i casi anche di chi ha un reddito di 25-30 mila euro. Diversi i single, ma molte anche le coppie. Tante le richieste dal Nordest e dalle grandi città (Roma, Milano in particolare). Ma stiamo riscontrando un interesse anche in regione, Trieste, Udine e Pordenone». Quanto l'emergenza sanitaria sta frenando il fenomeno con il timore di viaggiare o stabilirsi fuori dall'Italia? «Dal marzo scorso - spiega Martina Cancian - c'è stato un freno, se non altro perché viaggiare è più complicato. Ma chi ha l'intenzione di fare questa scelta di vita magari aspetta un po'. Intanto si fanno le pratiche da remoto. Noi consigliamo sempre due cose fondamentali: farsi una polizza sanitaria privata e scegliere comunque un luogo, anche se naturalistico e isolato, ma vicino ai servizi sanitari e ai collegamenti con l'Italia».
D.L.
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