VICENZA - I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno eseguito due decreti di sequestro preventivo emessi dai Giudici per le Indagini...
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I due sono stati denunciati. L'operazione è legata all'accusa di frode fiscale: in qualità di amministratori-titolari di quote di società con rilevanti debiti tributari i due avrebbero ceduto le proprie quote a persone nullatenenti nominandole nuovo amministratore e, soprattutto, trasferendo la propria sede legale da Vicenza in un'altra città per evitare di incorrere in controlli erariali.
I Finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa hanno condotto l’operazione partendo dalla posizione di una S.r.l. operante nella produzione e commercio di abbigliamento per bambini, evasore totale dal 2014, già con sede in Bassano del Grappa che, nel mese di settembre 2018, aveva trasferito la propria sede legale in un comune della provincia di Caserta, presso un indirizzo ove insisteva un'abitazione in aperta campagna, mutando contestualmente la compagine societaria con trasferimento delle quote e della rappresentanza legale ad un prestanome.
Le indagini hanno fatto emergere la posizione di una seconda S.r.l., evasore totale dal 2016, anch’essa amministrata da Stocco fino al settembre 2018, quando è stata formalmente ceduta ad un secondo prestanome. Entrambe le società erano accomunate, oltre che dal luogo di esercizio bassanese (ove attualmente prosegue l’attività una terza S.r.l., estranea all’indagine), dal fatto di presentare importanti cessioni, per circa 3,5 milioni di euro dal 2014 al 2018, nei confronti di una S.n.c., la Dinamiche di Castelfranco, operante, con 14 punti vendita nella provincia di Treviso, nel commercio al dettaglio di prodotti dei marchi Calzedonia, anch’esso estraneo alle indagini, in virtù di un contratto di franchising.
Le indagini condotte hanno rilevato che tutte le fatture emesse dalle due società di Stocco erano relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, dal momento che, anche a seguito di indagini finanziarie e 5 perquisizioni locali, è emerso che le stesse non avrebbero potuto disporre di quei beni, ceduti con fatture generiche e prive di ogni dettaglio. Le società di Stocco inoltre, non avrebbero potuto vendere quella merce nemmeno se prodotta in sede con il limitato personale a disposizione, anche alla luce dell’incompatibilità con il segmento di mercato della S.n.c. destinataria. Al tempo stesso, la società destinataria dei beni non avrebbe in alcun modo potuto vendere i capi in alcuno dei suoi negozi, in quanto vincolata al contratto di franchising con il gruppo di rilievo nazionale di abbigliamento e alla vendita esclusiva, in negozi monomarca, dei prodotti dei marchi concessi.
I provvedimenti reali oltre a polizze previdenziali integrative e disponibilità finanziarie, hanno permesso di cautelare diverse unità immobiliari, tra cui tre appartamenti a Castelfranco Veneto, uno a Trinità d’Agultu e Vignola (SS) ed una villa a Quinto, beni destinati anch’essi alla confisca, in caso di condanna.
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Il Gazzettino