Fornitura di manodopera, facchinaggio e logistica: frode fiscale da 8 milioni, perquisizioni in tutto il Veneto

Guardia di finanza (foto di repertorio)
VENEZIA - Frode  nel settore del "facchinaggio", la Guardia di Finanza smaschera una frode fiscale da 8 milioni di euro. I finanzieri del nucleo di Polizia...

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VENEZIA - Frode  nel settore del "facchinaggio", la Guardia di Finanza smaschera una frode fiscale da 8 milioni di euro. I finanzieri del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia stanno dando esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Padova nei confronti di 8 indagati (e di numerosi altri soggetti tra persone fisiche e società) per i quali sono emersi indizi di colpevolezza in relazione ad una rilevante frode all’I.V.A. perpetrata nel settore della fornitura di manodopera, facchinaggio e logistica al servizio della “grande distribuzione organizzata”. Complessivamente, sono 44 le perquisizioni locali e domiciliari che le Fiamme gialle veneziane stanno eseguendo nelle province di Venezia, Belluno, Treviso, Padova, Verona, Rovigo, Udine, Brescia, Monza-Brianza, Bologna, Piacenza, Cremona, Rimini, Roma, Barletta-Trani, in collaborazione con i militari dei Comandi Provinciali interessati.

In particolare, all’esito di una complessa attività investigativa, che è partita dall'analisi di dati acquisiti attraverso il monitoraggio delle banche dati della finanza, sarebbe stata individuata una rete di società articolata su due livelli di operatività: alla “base” della struttura (il cosiddetto “primo livello”) una serie di piccole cooperative che avrebbero fatturato ingenti importi relativi a facchinaggio nei confronti di società “intermedie” ( “secondo livello”), le quali, a loro volta, avrebbero fatturato nuovamente il medesimo servizio a primarie imprese della grande distribuzione (queste ultime non consapevoli della frode), con le quali avevano stipulato importanti contratti di fornitura di manodopera.

Le società poste al primo e al secondo livello, a fronte di rilevanti volumi d’affari realizzati in poco più di un anno, non avrebbero ottemperato poi ai previsti obblighi dichiarativi e di versamento delle imposte. Il continuo cambio di sede delle società avrebbe permesso ai presunti autori della frode di rendere più difficoltosa l’attività di controllo da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

L’evasione fiscale è stata quantificata, ad oggi, in oltre 8 milioni di euro e avrebbe permesso alle imprese in questione, risparmiando indebitamente sull’IVA, di offrire il loro servizio a prezzi ribassati rispetto a quelli di mercato. Sono in corso ulteriori indagini e le perquisizioni odierne sono finalizzate a consolidare il quadro a carico degli indagati e a individuare eventuali ulteriori responsabili. Le attività della Guardia di Finanza di Venezia si inquadrano nel costante presidio del Corpo a salvaguardia del bilancio dello Stato oltre che del regolare funzionamento del mercato a tutela della leale correttezza nella competizione concorrenziale tra le imprese

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Il Gazzettino