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PORDENONE-UDINE - Seicentomila persone che lo parlano e lo usano quotidianamente. Centoquarantuno sindaci che ne hanno fatto una bandiera. Ventidue consiglieri regionali che hanno giurato nella doppia lingua. Un esercito decisamente nutrito quello che ha lanciato la campagna "Più Friuli in Rai". Ma quello che è più importante è che dare dignità nel terzo canale, quello regionale della televisione pubblica alla lingua friulana è diventata una missione con un obiettivo preciso: un telegiornale, trasmissioni di approfondimento e altri interventi legati alla cronaca. Oltre, ovviamente, a potenziare i programmi radiofonici.
LE RICHIESTE
Il movimento che spinge la lingua friulana, del tutto trasversale perchè parte delle Civiche, arriva a Fratelli d'Italia, rimbalza su Lega e Forza Italia per poi tornare in campo con il Pd e che oramai ribolle da tempo, si è nuovamente acceso l'altro giorno nel corso di un incontro con i sindacati della televisione pubblica a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali saliti sul treno della marilenghe perchè da lingua minoritaria di serie "B" torni al ruolo che le spetta. C'è subito da spiegare come stanno le cose, perchè per ridare dignità al friulano, sono necessari anche i soldi.
IL RISULTATO
Dopo una battaglia il mondo friulano, anche grazie ai sindaci e alla forza del Consiglio regionale ha portato a casa un milione di euro l'anno per trasmissioni anche televisive in friulano. Un successo, solo che in due anni su Raitre Regione ci sono solo cartoni animati e qualche programma sulle tradizioni locali e un po' di intrattenimento. Poco, troppo poco visto che con un milione - pensano i sostenitori della battaglia - si può fare molto di più. Tra i portavoce il consigliere regionale di Fdi, Markus Maurmair, già sindaco di ValvasoneArzene, uno che su Curriculum vitae alla voce "Madrelingua" ha scritto Italiano - Friulano. «Intanto - spiega - vorremmo sapere nel dettaglio come vengono spesi i soldi per i programmi in friulano e soprattutto capire se l'intero importo è dedicato alla programmazione per la nostra lingua minoritaria. Fatto questo - va avanti - riteniamo che per avere una informazione completa sia necessario che in friulano ci siano anche i Tg quotidiani, gli approfondimenti e tutta una serie di trasmissioni collegate a una redazione giornalistica. Pensavano as assunzioni con concorso di giornalisti che abbiamo la piena competenza della lingua friulana, ma che possano anche essere inseriti nelle trasmissioni della cronaca regionale per i programmi in italiano. Nessuno pretende che ci siano le stesse programmazioni dello sloveno che di milioni ne prende oltre 11, ma una testata giornalistica in lingua friulana, quello è il minimo».
L'AFFONDO
«Anche perchè - conclude il consigliere regionale - Rai Com si prende il 15 percento per gestire i rapporti tra Rai e lo Stato che finanzia, mentre gli acquisti sono fatti dal direttore regionale della Rai a Trieste». Come dire uno sbocco di soldi che potrebbe essere risparmiato tagliando un passaggio. Colpito e affondato. Ma con lo slogan "Più Friuli in Rai" è partito anche un altro messaggio, ossia quello di ricalibrare il minutaggio nei Tg regionali che oggi pende pesantemente verso Trieste, ridando dignità a Pordenone e Udine, dove è già stato chiesto un potenziamento della redazione.
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