Il sistema Friuli regge l'urto della crisi: «Nuove norme, ossigeno per le aziende»

Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
UDINE - Il Friuli Venezia Giulia regge l'urto della pandemia a livello economico e sociale. Sono i dati a dimostrarlo, quelli snocciolati ieri a Trieste dal presidente del...

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UDINE - Il Friuli Venezia Giulia regge l'urto della pandemia a livello economico e sociale. Sono i dati a dimostrarlo, quelli snocciolati ieri a Trieste dal presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin che ha tracciato il consueto bilancio di fine anno: nel 2021 la crescita del Pil tra il 5,2 e il 5,8% risulta essere tra le più alte a livello nazionale, la tenuta dell'occupazione, che ha recuperato quasi interamente i valori del 2019, e le classifiche sulla qualità della vita che vedono tre dei quattro capoluoghi tra le prime dieci città italiane.


L'anno che sta per concludersi, tuttavia, è stato senz'altro complicato per colpa del Covid: «Il merito di questi buoni risultati, registrati da organismi terzi e dunque incontrovertibili - ha sottolineato durante l'incontro nell'aula di piazza Oberdan - è certamente di cittadini, lavoratori, imprenditori e attività professionali. Ma anche il Consiglio ha contribuito con la qualità della sua attività legislativa, svolta sempre in presenza nel rispetto dei tre pilastri della prevenzione al virus: distanziamento, mascherine e aerazione dei locali».

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Delle 25 leggi approvate nel 2021, Zanin ha voluto sottolineare l'ampio respiro di SviluppoImpresa definendola «una norma di sistema finalizzata a modernizzare l'economia regionale» e della legge sulla famiglia approvata di recente, che ha «il grande pregio di semplificare il quadro normativo, abroga totalmente dieci leggi e parzialmente altri 33 provvedimenti, a dimostrazione ha evidenziato il presidente dell'Assemblea legislativa - che non è la quantità ma la qualità delle norme a fare la differenza, come ho sottolineato anche personalmente a livello di istituzioni europee in qualità di relatore sulla better regulation». Zanin ha voluto ricordare anche una norma di alto valore simbolico, quella che restituisce l'onore ai fucilati di Cercivento, enunciazione apripista a livello nazionale su un tema caro anche al presidente della Repubblica, Mattarella. Ed ancora, si è soffermato sulla manovra finanziaria approvata la scorsa settimana, «tra le più ricche degli ultimi anni», vero tour de force per l'aula impegnata per 40 ore.

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Zanin ha poi ricordato l'attività degli organismi di garanzia ed il sostegno alla piccola editoria: Quest'anno abbiamo pubblicato 23 titoli e acquistato 4500 volumi che parlano di arte, cultura, storia e istituzioni: testi che sono spesso il frutto del lavoro di studiosi locali e che senza il nostro sostegno non avrebbero avuto modo di circolare». E poi le mostre ospitate dal Palazzo come quella su Luciano Ceschia presentata da Vittorio Sgarbi che era stato immortalato con i piedi nudi appoggiati ad uno dei tavolini del salone antistante l'ingresso dell'Aula facendo scoppiare la polemica sui social: «Atteggiamento sconveniente ha commentato Zanin - mentre io stavo presiedendo l'aula. E mi dispiace che a renderlo pubblico sia stato un consigliere regionale che avrebbe potuto e dovuto intervenire personalmente per chiedere a Sgarbi di ricomporsi, e non pubblicare un post su Facebook: così non si fa il bene delle istituzioni». Infine, dopo aver ricordato il lavoro svolto dal Friuli Venezia Giulia nelle istituzioni nazionali ed europee - grazie alla vicepresidenza della Conferenza delle assemblee legislative italiane affidata a Zanin e al suo ruolo in Comitato delle Regioni, Commissione Civex e Calre - il presidente ha sottolineato il lavoro del Tavolo sulla terza ripartenza che nel corso dell'anno ha approvato una risoluzione sul Piano nazionale di resistenza e resilienza e si è occupato dei dossier su sessione europea e better regulation. Non nascondendo «le difficoltà di relazione tra Consiglio e Giunta su questo tema», il presidente ha espresso l'auspicio di proseguire l'attività del Tavolo nell'anno che verrà.
 

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Il Gazzettino