Friuli Doc blindato. Ecco gli steward per controllare la movida in centro

Friuli Doc blindato. Ecco gli steward per controllare la movida in centro
UDINE - A vigilare su Friuli Doc arrivano gli steward urbani. L'amministrazione ha infatti deciso di sfruttare anche i corpi di sicurezza sussidiaria contro la cosiddetta mala...

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UDINE - A vigilare su Friuli Doc arrivano gli steward urbani. L'amministrazione ha infatti deciso di sfruttare anche i corpi di sicurezza sussidiaria contro la cosiddetta mala movida, e garantire quindi che la manifestazione si svolga in modo tranquillo e sereno.


IL PIANO
«Per questo tipo di operazioni ci sono a disposizione fondi regionali e quindi presentiamo domanda per avere degli steward che controllino la movida, i pubblici esercizi, le manifestazioni ha spiegato l'assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani -. Abbiamo già fatto un incontro con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che ha dato parere favorevole e quindi facciamo richiesta per gli steward a Friuli Doc». Si tratta di figure formate ad hoc che avranno il compito di aumentare la sorveglianza. «La normativa nazionale stabilisce in modo ferreo quali siano i loro compiti ha continuato Ciani -, e non interverranno direttamente a meno di situazioni particolari. Il servizio è stato affidato alla ditta Alexa e costerà circa 30mila euro». E non è detto che quella alla manifestazione sia l'unica comparsa degli steward urbani a Udine. «Non escludiamo ha infatti detto l'assessore -, che la stessa operazione si possa fare nel periodo natalizio, sempre attingendo al fondo regionale: l'anno scorso c'era stato un accordo tra Regione e Confcommercio per avere gli steward, quest'anno potrebbe essere direttamente il Comune a gestirne la presenza».


CONTO ALLA ROVESCIA
Sempre per quanto riguarda l'evento enogastronomico, c'è un'altra novità che riguarda l'area dei festeggiamenti: l'intervento di sistemazione di piazzetta Marconi, infatti, è ormai avviato alla conclusione e lo spazio di cantiere verrà quindi ridotto al minimo per non creare una cesura tra le zone coinvolte. Di fatto, il Comune ha concesso alla ditta una proroga di dieci giorni, necessaria perché i lavori del Cafc hanno impedito di portare avanti contemporaneamente l'intervento sulla pavimentazione; la nuova data di scadenza è stata fissata al 9 settembre, esattamente nel mezzo di Friuli Doc che si svolgerà tra l'8 e il 12 del mese. Palazzo D'Aronco, però, ha assicurato che non sarà un problema: «I lavori sono quasi completati, mancano poche cose a causa di alcuni ritardi nella fornitura ha spiegato il vicesindaco Loris Michelini -; quindi già dal 5 settembre l'area di cantiere sarà ridotta e, per Friuli Doc, verrà limitata ad una piccola parte della piazza, in modo da non creare separazioni nell'area dei festeggiamenti».


Area che comprenderà via Gemona e piazzetta San Cristoforo, piazza XX Settembre (rilevato), largo Ospedale Vecchio, giardini del Torso, piazza Venerio, piazza Duomo, piazzale della Patria del Friuli (in Castello), via Vittorio Veneto e via Aquileia (dove troverà posto la Stiria) cui poi si sono aggiunte anche via Stringher e via Savorgnana visto il grande ritorno di pro loco e associazioni, arrivate a quota 50 iscrizioni. Novità di quest'anno, invece, è rappresentata da Udine in fiore, che troverà spazio in via Vittorio Veneto (nella metà tra piazza Duomo e via Gorghi). Altre zone della città saranno poi occupate da Udine sotto le stelle, che si svolgerà in contemporanea e vedrà protagonisti bar e ristoranti cittadini. Secondo l'amministrazione, questa dovrebbe essere l'edizione del ritorno alla normalità, dopo gli anni del Covid: se si punta a confermare alcuni elementi introdotti con la pandemia (come il servizio al tavolo), altri eventi che erano saltati a causa delle restrizioni torneranno in programma, come il concertone finale.
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Il Gazzettino