Vaccini, il piano B della Regione è pronto: in arrivo un boom di dosi Pfizer, ecco a chi andranno

Vaccinazioni con Pfizer
PORDENONE E UDINE - Se le cose dovessero mettersi male, il piano B sarebbe già pronto. E potrebbe comunque mettere in sicurezza il Friuli Venezia Giulia dal punto di vista...

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PORDENONE E UDINE - Se le cose dovessero mettersi male, il piano B sarebbe già pronto. E potrebbe comunque mettere in sicurezza il Friuli Venezia Giulia dal punto di vista sanitario e ospedaliero. E la chiave è tutta nel primo vaccino approvato dall’Unione europea nonché il primo arrivato in Friuli, con il cargo che sfidò la neve del Brennero per arrivare poi a Palmanova il 27 dicembre. Si sta parlando del siero della Pfizer, che grazie alle notizie arrivate ieri dall’Unione europea si prepara a “invadere” pacificamente anche il Fvg con circa mezzo milione di dosi nel prossimo trimestre, cioè da aprile a giugno.


IL PROGETTO

Domani l’Ema si pronuncerà una volta di più su AstraZeneca, il vaccino sospeso in tutta Italia in via puramente precauzionale. Se l’esame dovesse concludersi in modo positivo (e le indicazioni arrivate anche in Regione sono di questo segno), le somministrazioni potrebbero riprendere già dal fine settimana. Ma si teme l’effetto panico, almeno nei primi tempi. Ci sono tutti gli elementi per scongiurarlo, ma si tratta di un elemento imprevedibile. Per questo serve un piano B, e le speranze sono riposte sia nel vaccino Johnson&Johnson, il monodose che dovrebbe arrivare dopo metà aprile, ma soprattutto nel siero della Pfizer. In Italia, infatti, nel secondo trimestre dovrebbero arrivare ben 26 milioni di dosi, e in Friuli circa 520mila. È ancora da completare il ciclo di vaccinazioni dedicato agli over 80 (terminerà verosimilmente a fine aprile), dopodiché toccherà ai 44mila pazienti fragili e ai loro caregiver, cioè ai prestatori di assistenza. La platea è limitata. Rimarranno quindi circa 450mila dosi di Pfizer in aggiunta a quelle di Johnson&Johnson, sufficienti a coprire le fasce più a rischio della popolazione con un vaccino che presenta un’efficacia altissima. «Si procederebbe a scendere per fasce d’età», ha confermato ieri il vicepresidente regionale, Riccardo Riccardi. Ma si tratta di un’eventualità remota, dal momento che tutti puntano sulla prosecuzione del rapporto con AstraZeneca. L’aumento delle dosi di Pfizer, però, resta un’ottima notizia. E si proseguirebbe anche nei grandi centri, come Fiere o palazzetti, dal momento che anche l’uso di un vaccino complesso come quelli a Rna può essere coniugato a poli spaziosi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino