PADOVA - L'ombra della Mala del Brenta dietro il delitto di Isabella Noventa, scomparsa a Padova il 16 gennaio dello scorso anno, per il quale sono in carcere l'ex...
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Ne è convinto Piero Gasparini, 54 anni, imprenditore nel settore delle ristrutturazioni, separato da Isabella nel 2010, dopo un legame durato 20 anni. «La mia ex moglie è stata vittima di un agguato organizzato - dichiara in una intervista a Oggi -. Al processo per l'omicidio di Isabella verranno fuori il quarto e anche il quinto uomo. La premeditazione del delitto, la scomparsa del corpo e l'assenza della più piccola traccia di Isabella fanno pensare alla vecchia Mala del Brenta. Gente che non scherza: chi tradisce paga con la vita». Per l'uomo, «Freddy e Debora hanno capito che il loro destino processuale è segnato. E cercano di evitare l'aggravante della premeditazione per salvarsi dall'ergastolo. Così lui si è inventato che Isabella è morta accidentalmente durante un gioco erotico spinto. Certo, all'organizzazione dell'omicidio hanno partecipato anche loro, costruendo una messinscena per depistare le indagini. Ma la scomparsa di Isabella l'hanno organizzata per conto di altri ai quali l'hanno consegnata, consapevoli di quanto doveva succedere».
Gasparini ha una sua teoria. «Isabella era una donna attenta e intelligente, potrebbe aver scoperto un segreto enorme negli affari di Freddy - ipotizza -. O aver visto qualcuno di molto importante che non doveva apparire nei loschi traffici del suo fidanzato.
Il Gazzettino